Presentato l’indice per i costi del trasporto su strada dell’Osservatorio Contract Logistics
Milano – Una delle novità proposte dalla ricerca 2022 dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano è stato il Transport Index. Gli analisti del Politecnico hanno ritenuto cioè di dedicare, nel loro consueto studio annuale, un focus al tema dei costi del trasporto stradale, realizzando appunto un indice per monitorare il suo andamento, […]
Milano – Una delle novità proposte dalla ricerca 2022 dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano è stato il Transport Index. Gli analisti del Politecnico hanno ritenuto cioè di dedicare, nel loro consueto studio annuale, un focus al tema dei costi del trasporto stradale, realizzando appunto un indice per monitorare il suo andamento, al netto o meno del peso della componente del costo del carburante (per il primo caso creando l’ulteriore indice ribattezzato Net Transport Index) e valutando inoltre in modo separato gli acquisti di viaggi su base contrattuale e quelli su base spot.
Le risultanze non sono forse sorprendenti ma possono offrire diversi spunti di riflessione.
La conclusione più evidente secondo la ricerca è che il costo del trasporto nei primi 9 mesi del 2022 è aumentato in modo anche più marcato di quanto fatto alla fine del 2021, e in misura maggiore per il mercato spot. Più nel dettaglio, l’analisi rileva come, fatta 100 la base di partenza di gennaio, per i trasporti su base contrattualizzata l’indice ha raggiunto a luglio un picco di 109,2 punti, per poi calare leggermente ai 108 di agosto e ai 107,2 settembre. Sui costi ‘da contratto’, l’analisi ha evidenziato un aumento in particolare nei mesi di marzo e giugno, con un ‘effetto fuel’ che si è rilevato più marcato negli stessi due mesi, dove il divario tra i due indici (Transport Index e Net Transport Index) è stato al suo massimo di 5,2 punti. Simile l’andamento dell’indice per il mercato spot, dove il picco assoluto del Transport Index è però arrivato dopo, ovvero ad agosto, con 111,5 punti, per poi scendere ai 109,7 a settembre. Anche per questi costi, l’analisi del Transport Index e quelli del Net Transport Index mostrano come il gap sia stato particolarmente marcato a marzo e giugno (anche in questo caso per entrambi i mesi la differenza è stata di 5,2 punti), segno di una incidenza pesante del carburante in particolare sui rialzi registrati in quei periodi.
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