Export pharma made in Italy da record nel 2022
Record assoluto per l’export farmaceutico italiano nel 2022. Secondo Farmindustria nei primi dieci mesi dell’anno si era infatti registrata una crescita del 44% (in valore), con un saldo estero attivo per 6,7 miliardi di euro, tendenza che si accompagna a un aumento della produzione del 10%. A fornire i dati Farminudustria, associazione confindustriale di settore, […]
Record assoluto per l’export farmaceutico italiano nel 2022. Secondo Farmindustria nei primi dieci mesi dell’anno si era infatti registrata una crescita del 44% (in valore), con un saldo estero attivo per 6,7 miliardi di euro, tendenza che si accompagna a un aumento della produzione del 10%.
A fornire i dati Farminudustria, associazione confindustriale di settore, che però per voce del suo presidente Marcello Cattani ha espresso al Sole 24 Ore alcuni timori per l’andamento nei primi mesi del 2023. A preoccupare sono il costo dell’energia e quello delle materie prime, o meglio dei principi attivi, per i quali l’Italia dipende per il 75% dal Far East, in particolare Cina e India. Difficoltà che si manifestano in una fase in cui diversi paesi stanno incrementando la loro spesa per farmaci, ma anche mentre aree come la Penisola Arabica cercano di svilupparsi come produttori grazie alle proprie risorse e alla flessibilità del sistema regolatorio.
L’Italia resta comunque la ‘fabbrica farmaceutica d’Europa’, con un valore della produzione che nel 2021 è stato di 34,5 miliardi e che appunto visto la crescita stimata del 10% potrebbe raggiungere per l’anno appena concluso i 37 miliardi.
Lo sviluppo risulta abbastanza diffuso nelle aree a maggior vocazione farmaceutica, ovvero le province di Ascoli Piceno, Parma, Latina, Siena, Monza, L’Aquila, Rieti, Ancona, Brindisi e Pisa, mentre a livello regionale le aree più vivaci risultano quelle di Marche, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Abruzzo, Puglia e Toscana.
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