Sempre più ‘contract’ (12%) la logistica ospedaliera italiana
Negli ultimi 10 anni è cresciuto il ricorso all’outsourcing da parte degli ospedali per la gestione della propria logistica. Spesso però gli enti ricercano il solo servizio di gestione del magazzino o dei trasporti, e non optano per un approccio integrato. Lo mostra la ricerca dedicata al settore healthcare dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di […]
Negli ultimi 10 anni è cresciuto il ricorso all’outsourcing da parte degli ospedali per la gestione della propria logistica. Spesso però gli enti ricercano il solo servizio di gestione del magazzino o dei trasporti, e non optano per un approccio integrato. Lo mostra la ricerca dedicata al settore healthcare dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, presentata per la parte relativa a questo tema da Maria Pavesi.
Lo studio ha evidenziato innanzitutto come, su una spesa complessiva dedicata alla logistica healthcare di 650 milioni di euro nel 2022, da parte di 1.045 strutture ospedaliere (pubbliche e private) censite, il 12% risultava relativo all’acquisto di servizi da terze parti, contro una quota che era solo del 4% nel 2012.
La ricerca si è poi concentrata sulle scelte degli ospedali pubblici, con l’analisi di 219 contratti stipulati dal 2009 al 2022 da 84 strutture (soprattutto delle regioni di Centro e Nord Italia, con forte prevalenza dell’Emilia Romagna), per un valore complessivo di 585 milioni di euro. Qui i ricercatori del Politecnico di Milano hanno potuto riscontrare un balzo in alto soprattutto nel 2021, sia del numero degli appalti (circa 45) sia per il relativo importo (oltre 400 milioni), per effetto probabilmente delle difficoltà osservate durante la gestione della pandemia.
L’1% dei 219 contratti, ha rilevato l’analisi, è stato stipulato da ‘aree vaste’, con un valore però pari al 72% del totale. Tuttavia, anche escludendo questi accordi dallo studio, il trend non cambia e anzi oltre a un incremento del numero di contratti è osservabile già dal 2018 anche quello relativo ai loro importi. Anche ripartendo la spesa per singolo anno (considerato che i contratti sono infatti spesso pluriennali), lo studio mostra comunque una evidente tendenza all’aumento, con alcune accelerazioni in particolare tra 2017 e 2018 e, più prevedibilmente, tra 2020 e 2021.
Come accennato, le strutture ospedaliere spesso però hanno puntato a esternalizzare la sola gestione del magazzino (52% dei contratti), o in misura minora il trasporto verso l’ospedale o, ancora, il trasporto interno. Solo il 6% dei contratti ha invece riguardato la gestione logistica integrata dei farmaci, una percentuale che però come vedremo sta crescendo. Gli appalti di questo tipo, mostra l’analisi, hanno solitamente un importo annuo medio maggiore (superiore ai 900mila euro), contro una media generale di 410mila euro. La gestione del magazzino vale invece annualmente in media circa 500mila euro.
La ricerca ha infine anche offerto uno sguardo sul 2022, con l’analisi di tutti i bandi che risultavano aperti alla data del 7 settembre dello scorso anno. Già la loro entità (22, per circa 213 milioni di euro) rende evidente la crescita del ricorso all’esternalizzazione, ma andando a guardare nel dettaglio i servizi ricercati si nota l’aumento di interesse per la logistica integrata (circa il 27% dei contratti). La maggior parte era ancora comunque relativa (50%) alla gestione del magazzino ospedaliero, mentre il 9% riguardava il trasporto in ospedale e infine il 5% l’handling interno.
F.M.
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