• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Notizie e interviste in evidenza

Ecco come Barilla ha razionalizzato magazzini, trasporti terrestri e ridotto le emissioni

Spesso razionalizzazione della catena logistica e riduzione dell’impatto ambientale delle emissioni di CO2 vanno di pari passo. Un rapporto virtuoso tra questi due fenomeni non è però automatico, ma deve essere il frutto di obiettivi chiari e condivisi a tutti i livelli aziendali, come dimostra un caso recente che ha visto come protagonista Barilla. Il […]

di
22 Ottobre 2020
Stampa

Spesso razionalizzazione della catena logistica e riduzione dell’impatto ambientale delle emissioni di CO2 vanno di pari passo. Un rapporto virtuoso tra questi due fenomeni non è però automatico, ma deve essere il frutto di obiettivi chiari e condivisi a tutti i livelli aziendali, come dimostra un caso recente che ha visto come protagonista Barilla.

Il gruppo di Parma – ha raccontato Nicola Solfrizzi, Central Distribution Planning Director di Barilla, nel corso di un webinar organizzato da GS1 – si è infatti recentemente trovato a dover rivedere la propria supply chain italiana, in progressivo congestionamento per via degli incrementi di volumi (tra il 2013 e il 2017 cresciuti del 15%; solo nel 2018 l’azienda ha distribuito nella Penisola 755.000 tonnellate di prodotto, con circa 110.000 viaggi dedicati).

La catena di distribuzione, sotto sforzo, risultava anche estremamente articolata, con un totale di 38 siti logistici tra strutture gestite in proprio e da terzi. Nel ventaglio di strutture dell’azienda figuravano infatti strutture di diversa funzione: 6 plant warehouse (spazi di stoccaggio a diretto servizio degli impianti di produzione) e 4 mix warehouses (magazzini di stabilimento anche per lo stoccaggio di prodotti provenienti da altri stabilimenti), tutti della stessa Barilla. A questi andavano aggiunti 15 impianti ‘copacker’ (per il confezionamento dei prodotti, gestite dai fornitori del servizio) e infine ulteriori 6 impianti ausiliari e 7 hub, in mano invece a operatori logistici 3PL.

La scelta aziendale è andata nella direzione di eliminare un passaggio ritenuto di troppo, e cioè quello dei ‘mix warehouse’, e pertanto nel 2018 Barilla ha lanciato il progetto DNA (Distribution Network Assessment), che si è concentrato sui magazzini di stabilimento. I flussi dagli stabilimenti ai cosiddetti mix warehouses sono stati progressivamente eliminati e dirottati negli hub destinati alla distribuzione finale, considerati più idonei ed efficienti. L’implementazione del piano aveva come obiettivo l’ottimizzazione dei flussi e la saturazione dei trasporti.

“In Barilla ogni progetto aziendale, però, deve ‘passare’ anche una valutazione positiva in termini di sostenibilità ambientale, e deve cioè essere coerente con il piano aziendale Good For You, Good For The Planet dell’azienda” ha spiegato Solfrizzi. Il piano DNA doveva cioè dimostrare di essere migliorativo anche dal lato delle emissioni, e grazie al web tool Ecologistico2 di GS1 si è potuto verificare che lo fosse davvero.

Nonostante un aumento del numero di viaggi (da 15.434 a 16.915, circa +10%), il nuovo network distributivo di Barilla ha ridotto del 7% la distanza in km percorsa annualmente (mentre la percorrenza media è diminuita del 15%). Di conseguenza sono risultate ridotte (pure del 7%) le emissioni di CO2 complessive (ovvero WTW, WellToWheel, dal ‘pozzo’ alla ruota), quelle per tonnellata spedita sono scese del 16%, e parallelamente le emissioni di polveri sottili PMx sono diminuite del 7%.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Gli end user guidano l’assorbimento di spazi logistici nel primo trimestre 2025
Savills registra nel periodo un rallentamento del take up e una lieve crescita dello sfitto in alcuni mercati secondari
  • Savills Q1 2025
2
Immobiliare
20 Maggio 2025
Logista Pharma si insedia nel Giovi Logistics Park
La società è il quarto inquilino del polo di Garbe situato a Silvano Pietra, in provincia di Pavia
  • Garbe Industrial Real Estate Italy
  • Giovi Logistics Park
  • Rhenus
  • Staci Italia e Id Logistics
2
Immobiliare
20 Maggio 2025
Il Dl Infrastrutture divide l’autotrasporto
Reazioni antitetiche agli interventi del Governo su tempi di pagamento e indennizzi per le attese al carico/scarico
  • Conftrasporto
  • Fai
  • Trasportounito
3
Politica
20 Maggio 2025
Gian Luca Fossati nuovo responsabile logistica e industria di World Capital Group
Con questo ingresso strategico la società di consulenza immobiliare, specializzata esclusivamente nel Commercial Real Estate, rafforza la visione di lungo…
  • Andrea Faini amministratore delegato
  • Gian Luca Fossati
  • responsabile Logistica e Industria
  • Wcg
1
Logistica
20 Maggio 2025
Trasporto aereo urgente con SkyTaxi per la gara di Formula 1 di Imola
Un Boeing 767-281 Bdsf partito da Rzeszow ha effettuato oltre cinque ore di volo e tre cicli completi per far…
  • Formula 1
  • SkyTaxi
  • trasporto ricambio
1
Trasporti
20 Maggio 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version