Pioggia di critiche sull’hub di Pratica di Mare dagli operatori della logistica pharma
La pubblicazione su SUPPLY CHAIN ITALY di alcune foto che mostrano come sono trasferiti e conservati i vaccini antiCovid19 all’interno dell’hub militare di Pratica di Mare ha suscitato una nuova tornata di reazioni negative da parte degli operatori specializzati nella logistica pharma, che nelle scorse settimane già avevano criticato duramente la scelta della struttura commissariale […]
La pubblicazione su SUPPLY CHAIN ITALY di alcune foto che mostrano come sono trasferiti e conservati i vaccini antiCovid19 all’interno dell’hub militare di Pratica di Mare ha suscitato una nuova tornata di reazioni negative da parte degli operatori specializzati nella logistica pharma, che nelle scorse settimane già avevano criticato duramente la scelta della struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri di affidare la consegna dei preparati di Moderna (e ora anche di Astrazeneca) a Sda – Poste Italiane.
Anche in questa occasione i rilievi dei lettori (perlopiù rappresentanti di aziende del settore) si sono concentrati sul presunto divario tra le pratiche richieste dalla normativa vigente (o indicate dalle linee guida delle Gdp) e quelle messe in atto in questa circostanza. Un confronto “tra aspettative e realtà” (come l’ha definito un lettore) in cui tra le due, perlomeno sulla base di immagini e resoconti disponibili, sembra esservi una consistente distanza.
Nella loro valutazione, gli operatori ‘promuovono’ la fase del trasporto primario del vaccino nell’hub, che come visto per queste ultime tranche è stata fatta da Chiggiato Trasporti e Lamberet utilizzando container Idea Freddo di Sogese. Decisamente negativo invece il giudizio sull’hub stesso, che agli operatori specializzati considerato l’allestimento interno appare come più un hangar (quale del resto è) che come un deposito farmaceutico.
“Non un assessment, non una valutazione del rischio, non un audit… ma in caso di reazione avversa del farmaco, di chi sarebbe la responsabilità?!” è la domanda retorica di un lettore, mentre altri sottolineano la “profonda incompetenza” e “l’elevata inconsapevolezza” di questa gestione.
Gestione che però, è la speranza di alcuni, potrebbe a breve essere riveduta e corretta dal nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi. Conftrasporto, che già si era schierata al fianco di Assoram nel chiedere che la logistica del piano vaccinale fosse affidata a “personale specializzato” con “una certa esperienza sul campo”, ha interpretato infatti in questo modo alcune dichiarazioni del presidente del consiglio incaricato che, secondo quanto riferito da vari quotidiani, avrebbe evidenziato nel corso delle consultazioni con i gruppi parlamentari la necessità di dare slancio alla campagna vaccinale ponendo l’attenzione in particolare sui temi della produzione e della logistica dei preparati.
“Ottimo Draghi sul piano vaccini” ha infatti commentato il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè. “L’annuncio del Premier Draghi, che ha identificato nella logistica uno degli aspetti più delicati dell’operazione, va nella giusta direzione. Il nodo – ha aggiunto Uggé – va affrontato con strumenti di efficienza e professionalità, e con un piano che assicuri la continuità degli arrivi delle dosi nei tempi stabiliti. Da questo dipende la nostra ripartenza, a cominciare dai settori-chiave dell’economia, tra i quali proprio quello dei trasporti e della logistica, la cui situazione è ben descritta nell’Osservatorio che abbiamo diffuso nei giorni scorsi”.
F.M.
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