Aicai: nel Recovery Plan “incentivi per veicoli green e per infrastrutture di ricarica”
Forti anche del ruolo logistico che stanno giocando nell’emergenza sanitaria (non solo nella consegna dei vaccini), i corrieri internazionali attivi in Italia hanno chiesto alla politica nazionale di supportare lo sviluppo delle loro attività anche facendo “un ragionamento immediato circa l’utilizzo dei Fondi Next Generation Eu”. A esprimere le loro istanze è Nazzarena Franco, Ad […]
Forti anche del ruolo logistico che stanno giocando nell’emergenza sanitaria (non solo nella consegna dei vaccini), i corrieri internazionali attivi in Italia hanno chiesto alla politica nazionale di supportare lo sviluppo delle loro attività anche facendo “un ragionamento immediato circa l’utilizzo dei Fondi Next Generation Eu”.
A esprimere le loro istanze è Nazzarena Franco, Ad di Dhl Express Italy nonché neo-presidente di Aicai, l’associazione dei corrieri aerei internazionali che le ha esposte nei giorni scorsi le in una nota inviata ad alcuni Ministeri (quelli per la Transizione Ecologica, le infrastrutture e della mobilità sostenibile e per lo Sviluppo Economico) e con audizioni alle Commissioni delle due Camere (oggi è in programma quella al Senato).
“La grande sfida è quella di utilizzare i fondi in modo efficace ed efficiente, con una progettualità che permetta alle imprese di riagganciarsi saldamente alle catene del valore globali e utilizzare il volano delle esportazioni come chiave della ripresa e del rilancio economico” ha evidenziato Franco, ricordando che secondo il Libro Bianco realizzato dalla stessa Aicai con la Luiss Business School dal 2008 ad oggi l’export è stato il solo motore di ripresa dell’economia nazionale, e che il 30% delle esportazioni (in termini di valore) si muove per via aerea.
Diversi i punti evidenziati dall’associazione, che ha tra i suoi aderenti anche FedEx e Ups.
Si parla di logistica sostenibile, che Aicai chiede di supportare con “incentivi all’’acquisto di veicoli commerciali a ridotto impatto ambientale” e a favore dell’”installazione di infrastrutture dedicate alla ricarica/rifornimento, tendenzialmente nei centri di smistamento degli operatori”.
Per il cargo aereo in particolare, l’associazione chiede maggiori risorse – rispetto a quelle indicate finora nel Recovery Plan – di semplificare e digitalizzare le procedure della PA.
I processi di digitalizzazione devono essere incentivati anche per quel che riguarda le Pmi. Su questo punto Aicai evidenzia che i “corrieri aerei sono pronti a mettere a disposizione il loro know-how, e la loro prossimità a migliaia di imprese clienti, soprattutto di piccole e medie dimensioni, per consolidare i progetti già in essere e quelli di prossimo sviluppo”, tenendo conto che “la logistica, l’e-commerce e la gestione delle merci sono un tema chiave per il miglioramento della produttività e della competitività delle imprese italiane”.
L’associazione auspica poi anche lo snellimento de quadro legislativo, regolatorio e fiscale, per permettere agli operatori una “maggiore e migliore pianificazione degli investimenti nelle infrastrutture di trasporto e digitali”, così come di “semplificare e riconsiderare gli oneri imposti agli operatori, sia sotto il profilo regolamentare che contributivo, dalle autorità di regolazione del settore (in particolare Agcom), nettamente superiori agli altri Paesi Europei, per ridurre lo svantaggio competitivo che penalizza l’economia italiana”.
Aicai conclude la sua nota suggerendo di istituire tavoli di lavoro tematici, che coinvolgano tutti gli stakeholder pubblici e privati, per “definire un masterplan delle diverse azioni previste, monitorare l’implementazione del piano e l’utilizzo degli investimenti e coordinare le azioni necessarie per conseguire il risultato desiderato e ottimizzare in modo efficiente tutte le risorse”, e dichiarando di essere disponibile a farne parte attiva.
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