Esselunga internalizza 2.000 lavoratori dell’e-commerce
A dicembre l’azienda aveva siglato un protocollo per portare sotto di sé i servizi subappaltati anche della logistica
Accordo raggiunto tra sindacati ed Esselunga su un programma di internalizzazione di circa 2.000 lavoratori che operano a servizio dell’e-commerce dell’azienda svolgendo attività di picking e picking web, e finora in capo a nove diverse società subappaltatrici. L’intesa – spiegano le sigle firmatarie Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – prevede che dal prossimo 19 febbraio Esselunga assuma alle proprie dipendenze, senza periodo di prova, il personale in questione, a condizione che i lavoratori siano occupati stabilmente da almeno 4 mesi e che naturalmente siano disponibili a questo passaggio di status.
Ai lavoratori internalizzati verrà applicato il Ccnl della Distribuzione Moderna Organizzata, oltre alla contrattazione integrativa aziendale di Esselunga. L’accordo prevede che il periodo di lavoro già maturato presso le società appaltatrici sia riconosciuto come anzianità convenzionale per la maturazione degli istituti economici e normativi previsti dalla contrattazione collettiva, mentre per quelli previsti dall’integrativo aziendale conterà il servizio effettuato dopo l’assunzione da parte di Esselunga. Nell’internalizzazione, una “soluzione di compromessi, segnala la Fisascat Cisl, è stata raggiunta per la disciplina dell’orario dei lavoratori a tempo parziale, con l’azienda che, “compatibilmente con la sua organizzazione”, si è impegnata a tener “conto delle comprovate necessità di natura personale”.
L’accordo, che secondo l’organizzazione per molti addetti si tradurrà in un “sensibile miglioramento delle proprie condizioni economico-retributive”, fa seguito al protocollo di intesa che l’azienda della Gdo aveva firmato lo scorso dicembre con Cgil, Cisl e Uil sui temi dei servizi concessi in appalto e sulla regolamentazione degli appalti. In particolare Esselunga si era impegnata ad attivare processi di internalizzazione non solo dell’e-commerce ma per l’intera logistica, la pulizia-multiservizi, la vigilanza e la produzione alimentare. Riguardo la regolamentazione degli appalti, l’azienda si era impegnata a selezionare gli appaltatori “in relazione a garanzie di affidabilità, capacità, organizzazione dei lavoratori e dei mezzi strumentali necessari per l’esecuzione dei servizi, know how e competenza adeguati rispetto agli standard qualitativi richiesti”, nonché ad applicare la ‘clausola sociale’ in caso di cambio di fornitore.