Per Msc ok al progetto vagoni all’ex Wartsila e all’acquisizione del Secolo XIX
Lo stabilimento produttivo di Trieste verrà riconvertito alla produzione di mille vagoni ferroviari per il trasporto merci ogni anno
Il Gruppo Msc (Mediterranean Shipping Company) porta a casa altri due risultati nella più ampia campagna acquisti che da anni ormai ha avviato forte di una grande liquidità e di mira espansionistiche allargate a vari settori della logistica e non solo.
Nelle scorse ore sono state apposte le firme per l’acquisizione del giornale genovese Il Secolo XIX (e delle tre testate specializzate Avvisatore Marittimo, The Meditelegraph e Ttm) segnando in questo modo l’esordio della famiglia Aponte nell’editoria. Secondo quanto annunciato l’acquisizione verrà formalmente portata a termine con una nuova società costituita ad hoc che si chiamerà Blue Media e che sarà il cappello sotto il quale verranno raggruppate le aziende del gruppo attive nel business della comunicazione.
“Il perfezionamento della cessione del ramo editoriale e digitale – si legge nell’annuncio – è previsto possa avvenire entro il mese di settembre 2024, mentre il perfezionamento della cessione del ramo pubblicitario è atteso entro il 2025. Tali cessioni sono subordinate all’espletamento delle usuali procedure sindacali nonché alla stipulazione del conseguente atto notarile definitivo e, con riferimento al ramo editoriale, anche all’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari”.
Secondo indiscrezioni l’acquisto dello storico quotidiano genovese dal gruppo Gedi della famiglia Elkann, che da mesi l’aveva messo in vendita, sarebbe stato propiziato e in qualche maniera caldeggiato dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che aveva pensato di coinvolgere in qualche maniera anche l’editore di Primocanale, Maurizio Rossi. Fonti romane raccontano che, quando a palesarsi per un possibile acquisto de Il Secolo XIX sarebbe stato anche Il Gruppo Grimaldi di Napoli, l’acquisizione da parte di Msc è stata immediatamente accelerata e portata a termine. Da Grimaldi Group hanno in realtà smentito qualsiasi interesse o trattativa a rilevare il quotidiano genovese.
L’annuncio dell’intesa preliminare raggiunta con Msc era stata poi rivelata lo scorso 27 marzo.
Il progetto di Aponte sarebbe quello di fare “un quotidiano di shipping”, quindi investire su una maggiore specializzazione nel mondo della logistica e dei trasporti, specialità che però il quotidiano genovese ha già nel suo Dna per tradizione storica e per evidenti ragioni geografiche ed economiche. In pole per il ruolo di direttore del giornale, al posto di Stefania Aloia che era stata nominata lo scorso settembre, è emerso il nome di Osvaldo De Paolini (ex direttore di MF – MilanoFinanza e già vicedirettore de Il Messaggero).
Oltre all’ufficialità sull’accordo che segnerà il debutto della famiglia Aponte nell’editoria, grazie a Msc, dopo due anni dall’inizio della vertenza, volge verso una conclusione positiva il tavolo di crisi industriale riguardante lo stabilimento Wartsila di Bagnoli della Rosandra (Trieste).
È stato ratificato oggi, a Palazzo Piacentini, l’accordo sindacale che disciplina le condizioni per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori di Wartsila tramite il trasferimento delle attività produttive dalla multinazionale finlandese al gruppo ginevrino. Msc produrrà nel sito vagoni ferroviari per il trasporto merci con l’obiettivo di arrivare a realizzare 1.000 vetture l’anno entro massimo 36 mesi secondo quanto riferisce una nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).
Il documento è stato firmato dal ministro Adolfo Urso, dal sottosegretario con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, dai vertici di Wartsila Italia e i rappresentanti di Msc, da Confindustria Alto Adriatico, dalle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e dalla Regione Friuli-Venezia Giulia.
L’intesa di oggi rappresenta una tappa fondamentale per arrivare al closing dell’operazione che avverrà con l’Accordo di Programma, previsto il prossimo 29 luglio, consentendo la riconversione del sito industriale di Bagnoli della Rosandra.
Un’operazione che permetterà ulteriori ricadute positive sull’occupazione, anche in riferimento alla situazione delle imprese dell’indotto. Nel frattempo, 261 lavoratori passeranno sotto la gestione Msc nel mese in corso. Per tutta la durata di questa fase sarà in vigore la proroga del contratto di solidarietà.
“La conclusione positiva della vertenza Wartsila può rappresentare il simbolo del rinascimento industriale italiano, tanto più significativo perché dimostra come si possa riconvertire un sito industriale su prodotti ad alta tecnologia con attori leader a livello internazionale in un clima di coesione sociale. La nostra politica industriale è volta a salvaguardare tutti i siti produttivi del nostro Paese lavorando in un’ottica di Sistema Italia, insieme alle parti sociali, sindacati e associazioni produttive, enti locali e Regioni, per trovare soluzione ragionevoli, sostenibili e condivise” ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Oggi è una bella giornata. Esattamente due anni fa iniziò questo percorso che, dopo diverse incertezze e ipotesi di soluzione della vertenza, vede finalmente una strada concreta, grazie al progetto di Msc di cui beneficerà anche il territorio per la sua posizione strategica. Firmiamo un accordo sindacale di grande rilievo, propedeutico alla sottoscrizione dell’accordo di programma che avverrà a fine mese” ha aggiunto il sottosegretario Fausta Bergamotto.
Il Gruppo Msc ha detto: “Siamo lieti che i dipendenti Wartsila abbiano accolto il nostro progetto. La ratifica dell’accordo sindacale rappresenta una tappa importante in vista della firma dell’accordo di programma, che permetterà all’Italia di sviluppare un importante polo industriale in grado di produrre a regime almeno 1.000 vagoni all’anno dando lavoro a circa 300 dipendenti”.
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