Sale Cfi, scende Medway: come cambia la market share del trasporto ferroviario merci
La programmazione dell’offerta ha visto per il 2024 ancora il predominio di Mercitalia con il 38% del totale
La rappresentazione delle quote di mercato delle imprese ferroviarie merci attive in Italia offre per il 2024 poche – ma comunque interessanti – variazioni. Il grafico a torta riportato nell’ultimo piano commerciale di Rfi – i cui valori vanno riferiti ai traffici programmati e contrattualizzati per l’anno in corso, ma non a quelli consuntivati – mostra infatti in primis come l’operatore incumbent, ovvero Mercitalia Rail, rimanga al primo posto con una market share del 38%, pari a quella di cui godeva un anno fa. Un dato interessante, poiché evidenzia come l’impresa ferroviaria del polo Logistica di Fs sia, al momento, riuscita a frenare la perdita di terreno che ha caratterizzato i suoi ultimi anni, e che l’ha vista scendere dal 92% del 2006 al 51% del 2018 per poi calare al 48% del 2019, attestandosi infine prima al 41% nel 2022 e appunto, lo scorso anno, al 38%.
Scendendo ai ‘piani più bassi’ è interessante notare innanzitutto come al secondo posto continui a rafforzare la sua posizione Cfi, che nel 2023 – anno in cui ha rilevato Lotras – è arrivata a contare per il 13% del totale (dall’11% del 2022), mentre di contro Captrain scende dall’11% al 9%, passando in terza posizione. Ancora più interessante è però forse guardare al quarto posto, dove si ritrova Medway. Con il 6%, la compagnia di Msc risulta infatti aver perso leggermente quota dopo il balzo in avanti compiuto l’anno prima (in cui si era portata al 7%, dal precedente 4%).
Fette di mercato di pari entità (6%) sono anche quelle in capo a Gts (che quindi cresce rispetto al 5% dello scorso anno) e Db Cargo Italia (che invece risulta stabile).
Passando ancora alla fascia inferiore, con una quota del 4% compaiono poi Rail Traction (anch’essa stabile) e Rcc (in crescita rispetto al 3% dell’anno prima), mentre la lista prosegue poi con Inrail (3%, pure in progressione dal precedente 2%).
Quote del 2% restano ancora quelle in capo a Oceanogate e Tx Logistik, così come a Sbb Cargo Italia (in flessione sul precedente 3%). Fette ancotra più piccole, pari all’1%, sono infine quelle che, come già l’anno prima, fanno anche ora capo ad Adriafer, Dinazzano Po ed Evm Rail. A loro, sempre con una quota dell’1%, si affiancano però ora anche Ferrotramviaria e Sangritana, che lo scorso anno erano intorno allo zero percentuale. Di contro perde ora terreno, non arrivando più all’1%, Fuorimuro, accompagnata sullo stesso piano da Lte Italia, Ferrovie Udine Cividale, Mist Merci, Bls Cargo Italia, Hupac e Tft Merci.
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