• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Trasporti

Un equilibrio più costoso per caricatori e spedizionieri dopo un anno di crisi in Mar Rosso

Noli triplicati e passaggi ancora al largo del Capo di Buona Speranza sono diventati la ‘nuova normalità’ per il settore

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
21 Novembre 2024
Stampa

Sono passati 365 giorni dall’inizio della crisi nel Mar Rosso, l’avvio delle ostilità da parte degli Houthi contro le navi in transito nello Stretto di Bab-el-Mandeb che ha di fatto interdetto il passaggio nel canale di Suez a gran parte del traffico commerciale e generato quella che ormai appare come una nuova normalità.

Gli attacchi via missile compiuti da Ansar Allah “a sostegno della popolazione di Gaza” dopo i fatti del 7 ottobre e la successiva invasione della Striscia erano per la verità iniziati già da giorni, ma fino ad allora avevano avuto soprattutto come obiettivo Israele e in particolare la città di Eilat. Solo successivamente la milizia aveva iniziato a rivolgere le proprie attenzioni anche verso le navi commerciali in transito sulla rotta, dando vita lo scorso 19 novembre 2023 all’eclatante sequestro della Galaxy Leader, car carrier operata da Nyk ritenuta dagli Houthi in qualche modo legata allo stato ebraico perchè la proprietà è riconducibile all’armatore israeliano Idan Ofer.

La scelta della milizia di colpire il traffico commerciale ha da allora generato effetti dirompenti sul trasporto marittimo che però, in modo ancora più sorprendente, sono ormai divenuti un nuovo status quo con cui fare i conti. I lanci di missili, che negli ultimi tempi erano usciti dalle cronache di settore e non, vi hanno peraltro fatto ritorno nei giorni scorsi con la notizia di nuovi attacchi ai danni di alcune unità militari americane. Indiscrezioni raccolte dalla testata statunitensi Axios a seguito di questo episodio riferiscono inoltre di un Pentagono “scioccato” dalla qualità raggiunta dall’arsenale degli Houthi, che ora “possono fare cose semplicemente sorprendenti”.

Tornando alle attività commerciali, come noto, i principali global carrier marittimi – che hanno intanto ridisegnato alleanze e servizi a seguito della fine alla esenzione data dalla Consortia Block Exemption Regulation decretata dalla Commissione Europea – hanno varato programmazioni, in vigore dal prossimo 25 febbraio, basate su questa nuova configurazione delle rotte commerciali, dando quindi per assunto il passaggio delle navi dal Capo di Buona Speranza. Anche Cma Cgm, che recentemente aveva prospettato un ritorno del suo servizio Indamex al passaggio per Suez, anziché al largo del Sudafrica, è tornata dopo poco sui suoi passi, probabilmente per il mancato sostegno a questa svolta da parte delle compagnie assicurative. Va detto peraltro tra parentesi che la compagnia francese, verosimilmente in virtù dei suoi storici legami con il Libano, passa per il canale per operare i servizi diretti verso il paese dei cedri, in virtù – secondo alcuni osservatori – di accordi specifici, e che secondo Alphaliner in particolare il suo servizio Bex2 transita indenne per la rotta.

La compagnia francese non sarebbe peraltro certamente l’unica ad agire in questo modo. Secondo un report ancora non reso pubblico elaborato da una commissione di esperti delle Nazioni Unite le compagnie che scelgono di far transitare le proprie navi per il mar Rosso, lo farebbero – come già ipotizzato da molti – a fronte del pagamento di costosi pedaggi, i quali nel corso dell’anno avrebbero fruttato alla milizia proventi per circa 2 miliardi di dollari. Gli Houthi hanno poi rigettato questa ricostruzione con alcune dichiarazioni rilasciate ieri alla testata Lloyd’s List. In ogni caso il pagamento di pedaggi costituirebbe, se confermato, un pesante incentivo al mantenimento dell’attuale status quo da parte degli Houthi e a cronicizzare il più a lungo possibile l’attuale crisi.

A un anno di distanza del suo inizio, restano poi da fare alcun considerazioni rispetto allo stato dei noli container, schizzati verso l’alto a cavallo tra 2023 e 2024 dopo l’avvio degli attacchi e dei dirottamenti, poi interessati – anche per via di altri fattori quali le tendenze economiche globali e i comportamenti di spedizionieri e caricatori – da diversi su e giù, ma non più tornati ai livelli di partenza. Allo stato attuale, le tariffe per il trasporto via mare di container dalla Cina verso i mercati di Mediterraneo e Nord Europa risultano all’incirca superiori del 200% a quelle di un anno prima (+204% per la Shanghai – Genova, da 1.373 a 4.400 dollari e +230% per la Shanghai – Rotterdam, da 1.148 a 4.043 dollari). Da rilevare che anche nel momento di massimo down successivo allo scoppio della crisi, osservato la scorsa primavera, il loro valore è stato al minimo superiore di 2,5 volte a quelle del novembre 2023. Simile la dinamica osservata sulle rotte dalla Cina agli Usa, con costi ad oggi più alti di circa il 100% (+99% per la Shanghai – New York e +113% per la Shanghai – Los Angeles).

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Torna a gara il terminal intermodale di Pordenone ora affidato a Hupac
Al via la procedura per aggiuidcare per 3 anni la gestione della struttura, che sarà al centro di importanti opere…
  • Centro Ingrosso
  • Hupac
  • Pordenone
  • terminal intermodale
2
Logistica
23 Maggio 2025
Alpi Real Estate ha ceduto un immobile logistico a est di Milano
Situato a Vignate, il magazzino da 8.500 metri quadrati è stato rilevato da una Sgr
  • ALpi Real Estate
  • Wcg
  • World Capital group
1
Logistica
23 Maggio 2025
Dati accurati più che costi ridotti: cosa chiedono le aziende italiane della logistica alla IA
L’ambito del Sales Forecasting e demand planning è quello che sta attirando il maggior interesse (43%)
  • Ai
  • Fabrizio Dallari
  • I-Log
  • IA
  • intelligenza artificiale
  • Liuc
3
Logistica
22 Maggio 2025
Mercitalia attiva un traffico di cereali per Forwardis
La casa di spedizioni francese ha anche stabilito una presenza in Italia
  • cereali
  • Hexafret
  • Mercitalia
  • Sncf
1
Trasporti
22 Maggio 2025
F2i dà il via a un polo della logistica delle rinfuse
Il gestore di fondi integra le due controllate Fhp, che controlla quattro terminal portuali, e Cfi (Compagnia Ferroviaria Italiana)
  • CFi
  • Fhp
  • polo logistica rinfuse
1
Logistica
22 Maggio 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version