Supporto alla logistica in esportazione del settore vinicolo al retroporto di Trieste
Stefano Patuanelli, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, accompagnato da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle è stato in visita al Terminal di FREEeste accolto dal presidente e amministratore delegato di Interporto di Trieste Spa, Paolo Privileggio, dal direttore generale Oliviero Petz, dal responsabile commerciale Fabio Predonzani e dal responsabile amministrativo Luca Chiapparino. All’incontro […]
Stefano Patuanelli, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, accompagnato da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle è stato in visita al Terminal di FREEeste accolto dal presidente e amministratore delegato di Interporto di Trieste Spa, Paolo Privileggio, dal direttore generale Oliviero Petz, dal responsabile commerciale Fabio Predonzani e dal responsabile amministrativo Luca Chiapparino. All’incontro erano presenti per l’AdSP Mar Adriatico orientale il segretario generale Vittorio Torbianelli, per Confetra Fvg il presidente Stefano Visintin e inoltre il presidente di Agrifood Fvg e della Fondazione Agrifood e Bioeconomy Fvg Claudio Filipuzzi, accompagnato da Adriano Kovacic, consigliere di amministrazione della Fondazione e presidente della ZKB (Credito Cooperativo di Trieste e Gorizia) e Simone Padoan, advisor per le politiche di internazionalizzazione verso il FarEast.
L’incontro tecnico si è svolto essenzialmente per illustrare al Ministro le potenzialità di FREEeste come terminal di logistica integrata alle spalle del porto di Trieste e anche come punto di appoggio per la logistica dell’agroalimentare del Nord Est soprattutto verso i mercati emergenti del FarEast.
Una nota diffusa dall’interporto spiega che in particolare è stato presentato uno studio, ancora in fase di sviluppo, per il supporto alla logistica in esportazione del settore vinicolo creando, in regime di Punto Franco, una piattaforma specializzata a FREEeste integrata, attraverso il porto anche grazie a innovativi sistemi di “facilitazione commerciale”, alle catene di distribuzione logistica di oltremare.
Interporto di Trieste ha acquistato a fine 2017 le aree di Bagnoli della Rosandra cedute da Wartsila Italia e battezzate con il regime di Punto Franco a inizio del 2019. L’area si estende per circa 240.000 mq, di cui 76.000 coperti, ed è oggetto di un importante investimento per circa 22 milioni di euro reso possibile parte grazie all’aumento di capitale dei soci Friulia, AdSP Mao e Camera di Commercio della Venezia Giulia, e parte con finanziamenti reperiti sul mercato tramite il Fondo di Rotazione per le Iniziative Economiche.
Il ministro Patuanelli ha dichiarato: “Oggi la Fondazione Agrifood e Bioeconomy Fvg, nell’incontro svoltosi a FREEeste, ha illustrato un progetto logistico importantissimo che parte dal settore vitivinicolo ma che potrà aprirsi anche ad altri mercati. I rapporti col FarEast sono fondamentali per il nostro paese, in particolare la distintività dei nostri prodotti ha bisogno di un’organizzazione di filiera logistica di distribuzione e di un rapporto tra produttore e consumatore che funzioni e che dia sviluppo alle nuove tecnologie. Questa iniziativa si può inserire a pieno nel grande progetto per la logistica integrata dell’Agrifood che abbiamo sviluppato nel Pnrr; questo progetto per Trieste è certamente elegibile per le risorse del piano nazionale e nelle prossime settimane faremo gli approfondimenti del caso”.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, ha dichiarato “l’incontro con il ministro Patuanelli è un segnale importante di attenzione verso il porto e le infrastrutture retroportuali. Si tratta di un primo passo con il quale intendiamo dare slancio e integrare le filiere produttive regionali con le attività che fanno capo al sistema logistico portuale di Trieste”.
Il presidente e amministratore delegato Privileggio ha confermato che “il terminal di FREEeste sarà definitivamente ultimato all’inizio del 2022 non appena sarà collegato ferroviariamente con la stazione di Trieste Aquilinia e da lì a tutta la rete nazionale e internazionale, ma già ad agosto di quest’anno saranno conclusi i lavori di costruzione dei piazzali e l’ammodernamento dei magazzini. L’investimento sarà realmente completo solo all’arrivo di nuovi insediamenti industriali che massimizzeranno l’utilizzo del Punto Franco Internazionale di Trieste e i suoi vantaggi doganali. La visita di oggi testimonia la strategicità delle nostre facilities per lo sviluppo dei traffici”.
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