Revisione trasporto combinato merci: nuovo sondaggio della Commissione Europea fra cittadini e stakeholders
Il Green Deal voluto dall’attuale amministrazione della Commissione Europea prevede che entro il 2050 una sostanziale porzione del 75% delle merci trasportate via strada all’interno dell’Unione si sposti su altri mezzi di trasporto, specificatamente vie d’acqua interne navigabili, ferrovia o trasporto marittimo di corto raggio, al fine di contribuire alla riduzione di gas serra. Lo […]
Il Green Deal voluto dall’attuale amministrazione della Commissione Europea prevede che entro il 2050 una sostanziale porzione del 75% delle merci trasportate via strada all’interno dell’Unione si sposti su altri mezzi di trasporto, specificatamente vie d’acqua interne navigabili, ferrovia o trasporto marittimo di corto raggio, al fine di contribuire alla riduzione di gas serra.
Lo specifica il documento di “valutazione iniziale d’impatto” da poco promosso da Bruxelles al fine di esaminare modalità ed effetti di una revisione della direttiva del 1992 delle norme sul trasporto combinato di merci fra stati membri, “il più importante strumento giuridico dell’Unione a sostegno del trasporto merci intermodale e, più specificamente, del passaggio a modalità di trasporto a basse emissioni (ferrovia, vie navigabili interne e trasporto marittimo a corto raggio), per il fine di ridurre le emissioni di carbonio e altre esternalità negative del settore dei trasporti”.
Il documento spiega che nel 2017 la Commissione aveva adottato una proposta di modifica, salvo deciderne il ritiro a seguito degli emendamenti del parlamento che ne avevano distorto le finalità. Ora la nuova procedura, che prevede una duplice fase di consultazione, prima pubblica (cioè aperta a tutti i cittadini, che potranno esprimere la propria opinione fino al 20 settembre da questo sito: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13010-Trasporto-sostenibile-revisione-della-direttiva-sui-trasporti-combinati_it) e poi mirata agli stakeholder.
“Alla luce degli inviti formulati dal Green Deal europeo a fissare obiettivi più ambiziosi e della necessità di attuare i principi ‘chi inquina paga’ e ‘chi usa paga’, l’iniziativa – si spiega – riesaminerà quali operazioni di trasporto dovrebbero essere sostenute e quali misure di sostegno sarebbero più efficaci al riguardo”.
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