Immobiliare logistico: nei primi nove mesi del 2021 investiti 1,5 miliardi in Italia
Per il mercato immobiliare commerciale in Italia i primi nove mesi del 2021 si sono chiusi con un volume di investimenti pari a 5,6 miliardi di euro, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il trimestre appena trascorso, però, ha fatto registrare circa 2,4 miliardi di euro investiti, in crescita rispetto allo […]
Per il mercato immobiliare commerciale in Italia i primi nove mesi del 2021 si sono chiusi con un volume di investimenti pari a 5,6 miliardi di euro, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il trimestre appena trascorso, però, ha fatto registrare circa 2,4 miliardi di euro investiti, in crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. A dirlo è la società d’intermediazione e advisoring Cbre che precisa come si confermi “una stratificazione degli investimenti sulle diverse asset class, resta per lo più stabile la percentuale di investimenti stranieri sul totale, attestandosi al 67%”.
Eccellente è stata la performance della logistica nel terzo trimestre del 2021 che ha fatto registrare 901 milioni di euro d’investimenti, per un totale di 1,5 miliardi da inizio anno. “A contribuire al risultato è stato l’importante effetto dei portafogli, che pesano sul totale dei volumi del trimestre per il 69%: attraverso i portafogli, infatti, gli investitori stanno rafforzando o creando le piattaforme immobiliari logistiche nel nostro Paese” spiega Cbre. “Questo fenomeno sta avvicinando i rendimenti iniziali dei portafogli ai valori dei rendimenti prime grazie a significativi premi rispetto ai deal single-asset. Le operazioni su prodotto core restano le protagoniste del mercato italiano, anche se si osserva un crescente numero di operazioni su prodotto vuoto o con limitate Walb (weighted average lease break, ndr)”.
Il mercato delle locazioni ha visto volumi più bassi rispetto ai trimestri precedenti secondo l’advisor immobiliare, ma “ha fatto registrare comunque affitti di prodotto già esistente e build to suit, l’assorbimento del prodotto speculativo si mantiene invece ancora basso, ma vedrà probabilmente una crescita nell’ultimo trimestre dell’anno. I conduttori confermano inoltre il trend di espansione verso nuovi mercati, spinti dalla necessità di avvicinarsi a un pubblico sempre più ampio di consumatori”.
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