Come salvaguardare la logistica dei veicoli finiti: i cinque punti di Ecg
Cinque azioni da intraprendere per salvaguardare la logistica automotive, in particolare quella di veicoli finiti, alle prese con l’impatto della carenza di micro-chip, che secondo le case produttrici durerà almeno un altro anno. Li ha presentato il presidente di Ecg Wolfgang Göbel durante l’assemblea annuale dell’associazione europea degli operatori della logistica di veicoli finiti, che […]
Cinque azioni da intraprendere per salvaguardare la logistica automotive, in particolare quella di veicoli finiti, alle prese con l’impatto della carenza di micro-chip, che secondo le case produttrici durerà almeno un altro anno.
Li ha presentato il presidente di Ecg Wolfgang Göbel durante l’assemblea annuale dell’associazione europea degli operatori della logistica di veicoli finiti, che si è tenuta a Bruxelles gli scorsi 14 e 15 ottobre (dopo due anni di stop forzato) alla presenza di molti rappresentanti della stessa industria automobilistica.
Il primo punto indicato riguarda la comunicazione tempestiva delle previsioni. In particolare gli operatori chiedono all’industria automobilistica di condividere i programmi di produzione, incluse le loro variazioni, in tempo reale, in modo da potere prevedere ed eliminare inefficienze di costo. La seconda richiesta riguarda l’adeguamento dei servizi a dei livelli più realistici, considerando che “volumi ridotti e picchi di domanda non permettono operazioni efficienti dal punto di vista economico”. Al terzo posto della lista Ecg inserisce la possibilità di passare a settimane lavorative di 3 o 4 giorni, o a turni ridotti, fino al recupero dei volumi. Agli operatori l’associazione chiede infine il rispetto dei termini di pagamento, dato che i flussi di cassa sono critici per diverse realtà, e infine di riconoscere la necessità di strategie di sopravvivenza che siano sviluppate congiuntamente da clienti e fornitori.
Durante la conferenza si è parlato del fatto che, nonostante la crisi, la domanda resti elevata. Cosa che lascia prevedere come, non appena la crisi da carenza di materiali sarà risolta (non prima di un altro anno secondo alcuni operatori), si avrà un drastico aumento dei volumi di produzione, che però genera ulteriori preoccupazioni dato che la supply chain, “già affetta dalla pandemia da Covid e le cui risorse e riserve sono state decimate dalla crisi dei materiali, potrebbe non avere la capacità di supportare il settore”.
Molto spazio è stato poi dedicato al tema della decarbonizzazione e al piano Fit for 55 della Commissione Europea. Al riguardo i produttori di automobili hanno espresso il bisogno di collaborazione per raggiungere questo obiettivo comune.
“Oggi abbiamo tracciato un quadro delle sfide che il nostro settore dovrà affrontare nel breve e lungo termine” ha dichiarato al termine del convegno Wolfgang Göbel. “Queste sfide sono significative, ma alla fine la crisi scomparirà e il business della logistica dei veicoli rimarrà.”
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