Confetra: “Il Governo intervenga sulla Yara di Ferrara per fermare la crisi dell’AdBlue”
Cresce l’allarme delle associazioni dell’autotrasporto e non solo sulla carenza dell’AdBlue, l’additivo utilizzato dai veicoli diesel nei motori dei mezzi Euro5 ed Euro6 per abbattere le emissioni di ossido di azoto e Nox. Dopo TrasportoUnito, sono ora anche Fedit, Assoespressi, Aiti, Fite e Assopostale, tutte aderenti a Confetra, a porre l’attenzione sul fenomeno e sul […]
Cresce l’allarme delle associazioni dell’autotrasporto e non solo sulla carenza dell’AdBlue, l’additivo utilizzato dai veicoli diesel nei motori dei mezzi Euro5 ed Euro6 per abbattere le emissioni di ossido di azoto e Nox.
Dopo TrasportoUnito, sono ora anche Fedit, Assoespressi, Aiti, Fite e Assopostale, tutte aderenti a Confetra, a porre l’attenzione sul fenomeno e sul rischio che questo scateni una “spirale di crisi con gravi ripercussioni sul sistema dei rifornimenti alle imprese ed alle famiglie”.
La richiesta delle cinque associazioni al governo è molto puntuale. All’esecutivo TrasportoUnito, Fedit, Assoespressi, Aiti, Fite e Assopostale chiedono infatti di attivarsi con Yara, multinazionale norvegese che produce AdBlue, perché riattivi il suo stabilimento di Ferrara. L’impianto, che produce il 60% del fabbisogno italiano di questo additivo, è chiuso ormai da settimane perché l’impennata del prezzo del metano, necessario alla fabbricazione, comporterebbe una produzione in perdita.
“Il governo convochi quindi senza indugi i dirigenti italiani della multinazionale affinché si capisca come e quando la produzione potrà ripartire” è quindi l’appello delle cinque associazioni.
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