• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Notizie e interviste in evidenza

Durf, struttura dirigenziale, bilancio: cosa considerare nella scelta di un operatore logistico

Milano – Come scegliere un partner a cui affidare la gestione dei propri magazzini? Domanda di stretta attualità considerate le inchieste che hanno coinvolto diversi primari operatori logistici, e che è stata affrontata nella presentazione dei risultati 2020 dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano, appena tenutasi nel capoluogo lombardo. Secondo l’analisi del […]

di
17 Novembre 2021
Stampa

Milano – Come scegliere un partner a cui affidare la gestione dei propri magazzini? Domanda di stretta attualità considerate le inchieste che hanno coinvolto diversi primari operatori logistici, e che è stata affrontata nella presentazione dei risultati 2020 dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano, appena tenutasi nel capoluogo lombardo.

Secondo l’analisi del gruppo di lavoro – presentata durante il convegno dal direttore scientifico dell’Osservatorio, Marco Melacini – la bontà di un gestore non risiede nella sua ragione sociale (in altre parole, non è detto che tra una cooperativa e una Srl la seconda sia per forza migliore), mentre è la valutazione di alcuni precisi parametri a poter fornire una indicazione.

Per individuare nel mucchio le “realtà strutturate”, gli intervistati – committenti e fornitori di servizi – hanno indicato come criteri innanzitutto la chiarezza della struttura dirigenziale (intesa come “visibilità sui soci e su chi ha deleghe e poteri”), la certificazione Durf (cioè il Documento unico di regolarità fiscale) e un’analisi dei bilanci fatta da società specializzate (con richiesta di rating pubblico), come il Cerved.

Soprattutto il primo punto è stato sottolineato da diversi degli operatori che hanno ricordato casi limite come quelle di “realtà di handling i cui soci sono fiduciarie con sede in Svizzera”, altre in cui tutte le deleghe “sono in mano al commercialista” o peggio ancora in cui gli amministratori sono “dei prestanome”.

Una certa importanza è stata attribuita anche a fattori come la durata media dei contratti stipulati, l’assenza di frequenti cambi di ragione sociale e soci, la presenza di un organismo di vigilanza (inclusa la visibilità sul revisore dei conti) e di referenze verificabili. Minore attenzione viene data infine a fattori come la capitalizzazione minima e l’iscrizione ad associazioni di categoria.

Rispetto alla valutazione ex post, dalla ricerca emerge che il più rilevante è lo “sviluppo di un modello industriale della commessa”, ovvero un documento condiviso tra le parti in cui sono indicati il carico di lavoro e le risorse da impiegare, eventualmente flessibile ma comunque in grado di offrire trasparenza. Altro parametro simile è l’incrocio tra ore lavorate e il valore della commessa, per identificare eventuali anomalie, e poter arrivare anche alla conduzione di smart audit, ovvero verifiche a campione e in anonimo dei cedolini. Ulteriori elementi da tenere in considerazione sono infine la visibilità sugli accordi di secondo livello presenti in azienda e, ancora, l’analisi del libro unico del lavoro (Lul).

F.M.

LE FOTO DEL CONVEGNO

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY 

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Fatturato a 5,55 miliardi di euro (+2,8%) per l’immobiliare logistico italiano nel 2024
Per Scenari Immobiliari il segmento ha attratto nel primo trimestre 2025 investimenti per 650 milioni di euro, circa il doppio…
  • Scenari Immobiliari
2
Immobiliare
28 Maggio 2025
Alimentare, largo consumo e farmaceutica i ‘best performer’ dell’export 2025 secondo Prometeia – Intesa Sanpaolo
Stimata una crescita dell’1,8% medio annuo per le vendite estere dell’industria italiana nel quadriennio 2026-2029
  • export industria italiana 2025
  • export industria italiana 2026-2029
  • Intesa Sanpaolo
  • Prometeia
3
Economia
28 Maggio 2025
Per i vini italiani attese vendite estere ancora in crescita (+2%) nel 2025
Fantini Group, Ruffino, Argea e Pasqua sono le aziende del settore con maggiore vocazione all’export
  • export vino 2024
  • export vino 2025
2
Economia
28 Maggio 2025
L’Ue vuole una fee da 2 euro per ogni pacco e-commerce in arrivo
Parallelamente alla rimozione della esenzione del regime de minimis, potrebbe essere introdotta una tariffa a compensazione delle spese di gestione…
  • dazi
  • de minimins
  • e-commerce
  • Ue
2
Politica
27 Maggio 2025
Trasporto container in difficoltà tra congestioni portuali e il Mar Rosso ancora offlimits
Habben Jansen (Hapag Lloyd) prevede per la soluzione della prima criticità ancora almeno sei-otto settimane
  • congestioni
  • container
  • Hapag Lloyd
  • noli
2
Trasporti
27 Maggio 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version