La Biennale di Venezia cerca un operatore logistico per la sua 59ma esposizione d’arte
In vista dell’edizione numero 59 della sua Esposizione Internazionale d’arte – questa volta dal titolo: Il latte dei sogni/The Milk of Dreams – la Biennale di Venezia ha avviato la ricerca di un operatore logistico a cui affidare il trasporto delle opere, provenienti da vari paesi, fino alle aree espositive e viceversa, operazioni doganali incluse. […]
In vista dell’edizione numero 59 della sua Esposizione Internazionale d’arte – questa volta dal titolo: Il latte dei sogni/The Milk of Dreams – la Biennale di Venezia ha avviato la ricerca di un operatore logistico a cui affidare il trasporto delle opere, provenienti da vari paesi, fino alle aree espositive e viceversa, operazioni doganali incluse.
Il bando, in scadenza il prossimo 24 gennaio, prevede un importo a base di gara di 485.643 euro, dei quali 7.643 relativi a oneri per la sicurezza e non soggetti a ribasso.
Nel dettaglio, il programma prevede una ‘preapertura’ (in programma il 20, 21 e 22 aprile 2022), mentre la l’esposizione verrà inaugurata ufficialmente il 23 aprile per poi chiudersi il 27 novembre. L’appalto avrà una durata più ampia, e coprirà il periodo compreso tra il 1 febbraio 2022 e il 1 gennaio 2023. Le opere saranno esposte in numerose aree ovvero Padiglione Centrale, Giardini e Arsenale (corderie, artiglierie, sale d’armi, padiglione Italia ed eventuali altre).
Tra i requisiti evidenziati nel bando c’è quello della disponibilità di una sede operativa a Venezia, che dovrà essere mantenuta per tutta la durata dell’evento così come quella di un magazzino dalla superficie “non superiore ai 200 metri quadrati”. La documentazione di gara chiarisce inoltre nel dettaglio quali saranno le attività richieste: un servizio di supporto logistico-operativo e di consulenza; operazioni di trasporto locale in Italia di andata e ritorno dai luoghi d’arrivo delle opere alle sedi espositive; la gestione delle operazioni doganali (e delle Belle Arti, laddove richieste) connesse all’importazione e alla successiva esportazione delle opere (se ne stimano circa 300); operazioni di trasporto e collettamento degli imballi; lo stoccaggio degli stessi imballi in spazi dedicati (circa 1.500 metri cubi).