Un 2021 sopra le aspettative per Prologis Italia
Food, ultimo miglio, e-commerce, corrieri espresso e settore pharma continueranno nel 2022 a tenera alta la domanda di immobili logistici in Italia anche per Prologis, che ha chiuso il 2021 con performance molto positive (superiori per alcuni parametri a quelli dell’azienda a livello globale), e conta di fare lo stesso quest’anno. Lo ha dichiarato Sandro […]
Food, ultimo miglio, e-commerce, corrieri espresso e settore pharma continueranno nel 2022 a tenera alta la domanda di immobili logistici in Italia anche per Prologis, che ha chiuso il 2021 con performance molto positive (superiori per alcuni parametri a quelli dell’azienda a livello globale), e conta di fare lo stesso quest’anno.
Lo ha dichiarato Sandro Innocenti, country manager per la Penisola della società di sviluppo immobiliare, durante la consueta presentazione annuale delle attività alla stampa.
Nel dettaglio, lo scorso anno è stato archiviato dalla società, in Italia, con 1,36 milioni di metri quadrati di superficie di proprietà, 64 immobili e un tasso di relativa occupazione del 98,9% (su una media globale aziendale del 96,6%).
Anche sul fronte delle nuove acquisizioni nel 2021 Prologis ha sovraperformato, chiudendo l’anno in particolare con +110% rispetto agli obiettivi prefissati, grazie in particolare al contributo del complesso ‘La Rustica’ di Roma, esteso su oltre 50mila metri quadrati, e in cui è presente un deposito dell’Agenzia delle Entrate. Pari infine a 79 ettari la cosiddetta land bank, la superficie ancora da sviluppare, ‘riserva’ per la crescita futura.
“La competizione sta crescendo, si riducono le opportunità per nuove acquisizioni, ma aumenteranno i nuovi sviluppi” spiega Innocenti guardando alle evoluzioni attese per il 2022. Per l’anno in corso la società non ha in programma di rilevare nuove aree ma intende procedere a sviluppi per circa il 40% in più rispetto a quelli messi a segno nel 2021. L’interesse per il momento resta comunque concentrato sulle aree di Milano, Bologna e Roma (dove l’azienda aprirà a breve un ufficio da cui seguire direttamente i numerosi asset di cui ora dispone nella Capitale), anche se Innocenti non ha nascosto di voler valutare in futuro anche il mercato di Verona.
Già delineati nel dettaglio, in ogni caso, i prossimi passi di Prologis Italia dal lato delle consegne. Una delle prime sarà quella del deposito che sta realizzando all’interno dell’ortomercato di Milano, una struttura da 11.700 metri quadrati che sarà dedicata alla logistica alimentare urbana e sarà pronta nell’aprile 2022. Sarà consegnato invece per il prossimo luglio l’ottavo edificio (esteso su 65mila mq) del Prologis Logistics Park di Lodi, mentre nel primo semestre (data da definirsi) sarà anche la volta del sesto edificio del suo parco di Bologna (altri 43mila mq). Tutti e quattro i progetti sono nati come sviluppi speculativi.
Tre invece gli immobili in via di consegna realizzati come built-to-suit. A febbraio Prologis consegnerà un magazzino da 6.280 metri quadrati a Db Schenker nell’interporto di Bologna, polo nel quale sta realizzando anche un immobile per Univergomma (10.206 mq, consegna in aprile) e uno per Tra.ser (6.790, pure in arrivo ad aprile). Il terzetto chiuderà, almeno per qualche anno (fino al 2024 secondo le stime), la fase espansiva nello scalo intermodale, in cui Prologis è il maggior inquilino (proprietario di circa il 50% delle strutture), che ha ormai esaurito lo spazio a disposizione.
Delle tre aree in cui Prologis concentra le sue attività, Bologna – ha spiegato in questo caso Marco Colombo, Southern Europe Leasing & Customer Experience Lead – è quella caratterizzata da una retention inferiore (quest’anno del 75,6%, contro il 100% delle altre due), dato che evidenzia un certo ricambio tra i locatari che secondo la società si deve alla dimensione più contenuta degli immobili. Il maggiore turn over ha fatto sì, d’altro canto, che l’area bolognese sia stata anche quella in cui la società ha potuto osservare nel 2021 la maggiore crescita dei canoni (+12,3%).
Tornando al 2021, diverse sono state anche le novità introdotte dall’azienda dal lato dei servizi. Come già evidenziato su SUPPLY CHAIN ITALY, Prologis punta nel futuro a trasformarsi da puro proprietario-sviluppatore di immobili a “marketplace”. Già dal 2021 la società ha avviato anche in Italia la linea Essentials, con la quale offre ai conduttori la possibilità di siglare accordi quadro per la fornitura di sistemi di scaffalatura, carrelli elevatori e altro. Una possibilità che, ha spiegato Innocenti, finora è stata colta soprattutto da locatari di ‘piccola taglia’ ma che in futuro potrà estendersi a realtà più strutturate, ad oggi spesso ancora legate da contratti di più lungo respiro con gli attuali fornitori.
Un altro cambiamento introdotto dall’azienda nel 2021 è stata l’internalizzazione dei servizi di facility managment, che prima erano appaltati esternamente, anche questo nell’ottica di una maggiore reattività alle esigenze della clientela.
Ultimo tema affrontato dal numero uno di Prologis Italia nella sua presentazione è infine stato quello dell’attenzione crescente dell’opinione pubblica per le nuove iniziative di sviluppi immobiliari logistici, effetto collaterale secondo il manager del boom e della maggiore visibilità riscossa da queste attività. Su questo fronte Prologis ha giocato d’anticipo completando già nei mesi scorsi il progetto Parklife nel suo parco di Somaglia-Lodi con l’obiettivo di migliorare il rapporto tra i magazzini e i loro ‘utenti’. L’azienda, ha spiegato Innoenti, procederà su questa strada anche nel corso del 2022, con iniziative che coinvolgeranno in particolare l’interporto di Bologna e il polo di Romentino, in provincia di Novara.