Dati sempre più al centro per i direttori della logistica
I dati stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella definizione delle supply chain. Questa tendenza è stata confermata nel corso del Forum Supply Chain 2022 patrocinato da Sos Logistica da diversi esperti intervenuti come relatori. A citare esperienze di integrazione in questo ambito come fattore chiave per restare o crescere sul mercato è stato […]
I dati stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella definizione delle supply chain. Questa tendenza è stata confermata nel corso del Forum Supply Chain 2022 patrocinato da Sos Logistica da diversi esperti intervenuti come relatori.
A citare esperienze di integrazione in questo ambito come fattore chiave per restare o crescere sul mercato è stato tra gli altri Marco Albino, direttore della supply chain di Granarolo che, ricordando alcune nuove iniziative avviate dall’azienda con lo scoppiare della pandemia, ha parlato del lancio di un “sistema integrato di pianificazione”, ormai resosi necessario per il gruppo, dotato di 12 fabbriche e con un’offerta di 3.000 referenze. “La logistica si accompagna ai sistemi informativi” ha aggiunto Albino, che evidenziando la necessità che tutti gli stakeholder di una filiera scambino in modo maggiore informazioni anche su previsioni di vendita e consumi.
La buona notizia, ha evidenziato Marcello Zavatta, associate director di Wolters Kluwer – Cch Tagetik, che offre un software di performance management, è che ormai “nelle aziende i dati ci sono, è stato fatto un lavoro di raccolta” ad esempio sui comportamenti dei clienti. Come però sottolineato anche da altri relatori intervenuti durante la giornata l’approccio adottato sinora, ad esempio alla luce degli storici o di fattori quali la stagionalità, di interpretazione alla luce di fattori quali lo storico o la stagionalità, non è più utile.
“Il futuro vedrà integrazione del dato” ha commentato al riguardo Antonio Roldan, supply chain manager di Sifi Group, ma anche una sua ridefinizione. Secondo il manager il lavoro dovrà concentrarsi sul “capire qual è il dato che ti supporta” nelle analisi e anche a questo scopo Sifi ha introdotto al suo interno il Digital Innovation Manager, figura trasversale a sostegno di “tutte le aree dell’organizzazione”. L’importanza dei dati e di una funzione dedicata alla loro analisi all’interno delle imprese è stata sottolineata anche da Dario Nasti, direttore supply chain e sales and stores director di Doppelgänger.
Oltre al tema dei dati come elemento chiave di una pianificazione efficace della supply chain, dalla mattinata di relazioni e dibattiti del Forum Supply Chain 2022 sono emersi vari spunti rispetto alle varie strategie messe in atto dalle aziende in questa fase per risolvere le varie ‘disruption’ delle proprie catene di approvvigionamento e distribuzione. Come visto Doppelgänger e Trussardi hanno detto di avere percorso (seppur con alcuni distinguo) la strada del reshoring.
Soluzioni meno drastiche ma comunque improntate a una variazione della filiera di forniture sono state approntate anche da Ducati e Zucchetti. Bruno Marvisi, Asian Suppliers Development Director della casa produttrice di moto, ha evidenziato come la crisi sanitaria abbia portato le aziende a dover “togliere il pilota automatico” e a mettere in discussione il rapporto: “Dobbiamo capire per quali siamo un cliente importante e chi invece ci ha messo in secondo piano”. Ducati sta comunque anche ampliando la gamma di fornitori includendo realtà diverse anche se questo a volte significa a volte dover raddoppiare i processi di omologazione perché ad esempio gli stessi componenti sono realizzate con miscele plastiche diverse. Gianluca Moro, Global Supply Chain Director di Zucchi spa (nonché della controllata francese Descamps) ha invece messo in guardia rispetto ai rischi per le supply chain globali rappresentati anche dalle crisi geopolitiche, suggerendo una ricetta ancora differente rispetto a quella del puro reshoring ovvero il prediligere fornitori dotati di poli produttivi in aree geografiche, in grado quindi di minimizzare tali rischi.
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