Dall’antitrust sì condizionato all’operazione Artoni – Mondadori – PressDì
Ok, ma a patto che siano applicati i correttivi proposti dalle parti, alla cessione da parte di Mondadori Media ad Artoni spa e Srh srl di una partecipazione complessiva pari al 51% di Press-Di. Questo il responso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in merito alla operazione, su cui l’authority aveva avviato lo scorso […]
Ok, ma a patto che siano applicati i correttivi proposti dalle parti, alla cessione da parte di Mondadori Media ad Artoni spa e Srh srl di una partecipazione complessiva pari al 51% di Press-Di. Questo il responso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in merito alla operazione, su cui l’authority aveva avviato lo scorso aprile una istruttoria.
Il mercato di cui tratta il provvedimento è quello della distribuzione, nazionale e locale, di quotidiani e periodici, dominato in Italia dalle società di distribuzione M-Dis (gruppo Rcs) e appunto Press-Di, parte del gruppo Mondadori e attiva su tutto il territorio del paese. Al vaglio dell’antitrust era proprio l’acquisizione del controllo (congiunto) di quest’ultima da parte di un soggetto, che vede insieme Artoni e Srh, che invece controlla diversi distributori locali.
Nel dettaglio le parti coinvolte sono state Mondadori Media (società del gruppo Mondadori che si occupa di periodici, interamente controllata da Arnoldo Mondadori Editore a sua volta sotto il controllo di Fininvest), Press-Di (che detiene il controllo congiunto di DI2 Srl – dotata di tre strutture logistiche, di cui due nell’area di Milano e una nell’area di Roma – unitamente a SoDiP nonché partecipazioni in altre imprese attive nella distribuzione di prodotti editoriali), Artoni Group (che opera nella distribuzione locale di stampa quotidiana e periodica controllando Adriatica Press, Tirreno Press, R.G. Stampa, Agenzia Romana Distribuzione Giornali e Riviste, Centro Diffusione e Logistica Srl, nonché nella logistica della distribuzione locale di prodotti editoriali con Services & Services, Lazio Logistica, Italogistica, Edilog) e infine Srh, holding che controlla due Martini Dumas e Md, pure attive nella distribuzione locale di stampa quotidiana e periodica.
Come evidenziato dall’antitrust, l’”elemento sostanziale della modifica del controllo di Press-Di” è “l’ingresso di una componente espressione della distribuzione locale”, la quale detiene “posizioni dominanti in numerosi mercati della distribuzione locale di stampa quotidiana e periodica” con posizioni “di monopolio o quasi monopolio”.
Per questo motivo, il benestare dell’Agcm alla iniziativa è arrivato ma prevedendo l’applicazione di alcuni ‘rimedi’. Tra questi vanno inclusi la definizione delle condizioni a cui Press-Di potrà effettuare revoche dei mandati conferiti ai distributori locali e di quelle relative al mantenimento del diritto di risolvere gli stessi mandati. Tra le altre richieste vi è ad esemoio il fatto che Artoni Group e Srh si dovranno impegnare al rispetto di una procedura interna di ‘antitrust compliance’ per la “gestione ex ante di situazioni potenzialmente a rischio” e a non richiedere a Press-Di informazioni relative agli accordi commerciali con i distributori locali terzi titolari dei mandati, nonché a nominare un ‘monitoring trustee’ terzo e indipendente che verifichi l’applicazione delle misure proposte.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY