Giorni decisivi per la cessione di Db Schenker
Dopo l’ok informale ottenuto a settembre dal governo tedesco, per la cessione di Db Schenker è ora alle porte un via libera (o, meno probabilmente, un diniego) ufficiale da parte della controllante Deutsche Bahn. Secondo quanto riportato in esclusiva da Reuters, questo passaggio potrà avvenire già la prossima settimana, quando la questione sarà discussa in […]
Dopo l’ok informale ottenuto a settembre dal governo tedesco, per la cessione di Db Schenker è ora alle porte un via libera (o, meno probabilmente, un diniego) ufficiale da parte della controllante Deutsche Bahn. Secondo quanto riportato in esclusiva da Reuters, questo passaggio potrà avvenire già la prossima settimana, quando la questione sarà discussa in una riunione del board del gruppo.
Dalla documentazione consultata, e dal confronto avuto con due fonti anonime, l’agenzia di stampa ha inoltre raccolto ulteriori dettagli su quella che potrebbe essere una delle cessioni più consistenti degli ultimi anni nel settore logistico.
Innanzitutto i suoi contorni: l’operazione di vendita che verrà discussa riguarderà “fino al 100% della società”, come già ventilato nei mesi scorsi. Rispetto alla formula, perde invece quota la possibilità di una Ipo (e quindi di una quotazione in Borsa della società) considerato il difficile contesto di mercato ma anche le difficoltà di approntare una procedura del genere in breve tempo. Inoltre, i proventi della vendita dovrebbero rimanere in capo a Db, cosa che permetterebbe al gruppo di alleggerire la sua situazione debitoria, e che probabilmente ha portato lo stesso operatore a guardare con più benevolenza a questa operazione.
Ancora avvolto da incertezza il prezzo cui potrebbe a cui potrebbe essere finalizzato un eventuale accordo di cessione. La valutazione di 18-20 miliardi di euro per il 100% delle quote di Db Schenker di pochi mesi fa (contro la metà ipotizzata nel 2021) pare ora eccessiva alla luce del mutato contesto economico internazionale. Tuttavia la società, che nel primo semestre 2022 ha ottenuto utili operativi per 1,2 miliardi di euro, viene ancora considerata una preda ambita in quanto ultima grande casa di spedizioni europea. Rispetto ai potenziali interessati, va ricordato che tra questi in passato era emerso il nome della danese Dsv. Secondo quanto riferisce Reuters, eventuali investitori industriali potrebbero avere più facilità dei private equity nel reperire i fondi necessari per l’operazione, ma le loro difficoltà potrebbero diminuire nel caso in cui Db decidesse di tenere per sé una quota di minoranza.