Maersk e altri carrier verso una negoziazione più morbida dei contratti container
Anche l’inflessibile Maersk, ferma sostenitrice dei contratti pluriennali di trasporto container ‘prendere o lasciare’ a tariffe bloccate, starebbe scendendo a patti con i clienti proponendo loro soluzioni più modulabili e affidabili. Lo sostiene Loadstar in un articolo che offre qualche sguardo sulle modalità con cui stanno avendo luogo le negoziazioni di nuovi accordi tra aziende […]
Anche l’inflessibile Maersk, ferma sostenitrice dei contratti pluriennali di trasporto container ‘prendere o lasciare’ a tariffe bloccate, starebbe scendendo a patti con i clienti proponendo loro soluzioni più modulabili e affidabili.
Lo sostiene Loadstar in un articolo che offre qualche sguardo sulle modalità con cui stanno avendo luogo le negoziazioni di nuovi accordi tra aziende e i loro fornitori di servizi di trasporto via mare.
Come noto, l’andamento dei prezzi di questi accordi è da mesi sotto stretta osservazione dato che il loro livello è rimasto a lungo molto alto, a fronte di un mercato dei noli spot che invece è sembrato in alcuni momenti in caduta libera. Dopo la netta flessione registrata finalmente lo scorso novembre (-5,7%), a dicembre gli importi medi dei contratti sono rimasti sostanzialmente stabili (-0,1%), suscitando diversi interrogativi tra gli interessati rispetto all’opportunità o meno di rinnovarli, anziché, piuttosto, attendere ancora.
Secondo la testata, finora già diverse shipping company hanno rimodulato la loro proposta concedendo ai clienti-spedizionieri di rivedere al ribasso le tariffe e rinunciando ad alcune condizioni, senza riuscire a concludere la sigla di molti nuovi accordi. Questo si è osservato in particolare sulla tratta Asia – Europa, in cui solitamente a questo punto dell’anno sarebbero già stati conclusi nuovi contratti, cosa che invece non pare ancora avvenuta quest’anno. La situazione però nelle prossime settimane potrebbe cambiare dato che non solo Maersk ma anche altri carrier, secondo Loadstar, si stanno rendendo più disponibili a negoziare per evitare il rischio di rimanere sovraesposti sul mercato spot nel caso in cui la domanda dovesse ulteriormente calare.
A proposito infine del vettore danese, la testata ha riportato anche alcune battute di Morten Juul, responsabile della divisione Ocean per l’area dell’Asia Pacifico della compagnia, che ha descritto il 2022 come un “anno di apprendimento”, aggiungendo poi che Maersk ha ora “ampliato il suo portafoglio di contratti”, così che ora “i clienti possono scegliere i prodotti che meglio si adattano alle loro esigenze aziendali, sia che si tratti di noli fissi o variabile, con una allocazione flessibile dello spazio, eccetera”.
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