In contrazione anche nel 2021 le aziende italiane della logistica conto terzi (-2,9%)
Milano – Non si è fermata nemmeno nel 2021 la contrazione del numero di aziende italiane del settore della logistica conto terzi. Lo ha rivelato Andrea Fossa, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano, anticipando alcuni dati che saranno presentati nella prossima edizione dello studio annuale condotto dal gruppo di ricerca. […]
Milano – Non si è fermata nemmeno nel 2021 la contrazione del numero di aziende italiane del settore della logistica conto terzi.
Lo ha rivelato Andrea Fossa, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano, anticipando alcuni dati che saranno presentati nella prossima edizione dello studio annuale condotto dal gruppo di ricerca. Il censimento più recente ha infatti evidenziato nella Penisola la presenza di 81.998 imprese, ovvero il 2,9% in meno rispetto alle 84.472 del 2020 (e circa il 28% in meno rispetto alle 114.491 del 2009, anno di avvio dell’analisi).
Rispetto al 2020, l’analisi certifica il calo molti dei comparti considerati, tra cui, prevedibilmente, l’autotrasporto. Solo tra le realtà più strutturate (organizzate in società di capitali) la flessione è pari al 2,5% (del 17,3% rispetto al 2009), per un totale a fine 2021 di 11.896 aziende. Guardando alle altre, quindi alle aziende più piccole (categorie che include i cosiddetti ‘padroncini’), il declino arriva al -2,8% (per 63.327 aziende), e si traduce in un -29,6% rispetto al primo anno di analisi.
A vivere però la riduzione più ampia è il segmento dei ‘puri’ gestori di magazzino, categoria cui appartengono le Srl gestite dalle agenzie per il lavoro, dove una ondata di razionalizzazione ha portato il loro numero a scendere a 2.996 unità (in calo del 7,1% sul 2020 e del 48% sul 2009). Non esce indenne dall’ultima conta nemmeno la categoria degli spedizionieri, con 1.991 imprese rilevate a fine 2021 (-2,8% rispetto al 2020), in diminuzione del 18% sul dato di inizio rilevazione. La analisi evidenzia infine invece una sostanziale stabilità delle categorie di interporti e terminal intermodali, da 75 a 74 imprese, di operatori del trasporto ferroviario e combinato, da 59 a 60 unità, e degli operatori logistici, da 955 a 956).
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