ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY
Trasporto container: “Caricatori pronti a pagare di più ma per un servizio migliore”
“Caro-noli”, pandemia, logistics valley in Valpolcevera, digitalizzazione e aggregazioni fra aziende nel settore degli spedizionieri. Sono queste alcune delle tematiche affrontate da Alessandro Pitto, presidente di Spediporto e vertice della società genovese Casasco Nardi, nell’ultima videointervista condotta da SHIPPING ITALY. La prima domanda riguarda le tariffe alle stelle per il trasporto di container via mare […]
“Caro-noli”, pandemia, logistics valley in Valpolcevera, digitalizzazione e aggregazioni fra aziende nel settore degli spedizionieri. Sono queste alcune delle tematiche affrontate da Alessandro Pitto, presidente di Spediporto e vertice della società genovese Casasco Nardi, nell’ultima videointervista condotta da SHIPPING ITALY.
La prima domanda riguarda le tariffe alle stelle per il trasporto di container via mare fra Asia ed Europa per capire quale sia anche lo stato d’animo dei caricatori e ricevitori della merce a fronte di questo fenomeno in atto. “I nostri clienti escono da questo periodo di pandemia con la consapevolezza di avere bisogno di un servizio più affidabile, probabilmente sono anche disposti a pagare qualcosa in più rispetto al passato, quando il tema era il minor prezzo a tutti i costi, ma oggi in cambio stanno ottenendo maggiori prezzo e non certamente un servizio più affidabile” dice Pitto.
Per il numero uno di Spediporto la questione dovrebbe essere quella di “ragionare su servizi migliori, magari anche a fronte di un prezzo un po’ più alto. Ma il servizio dev’essere davvero affidabile, cosa che adesso non è”. Per affidabilità s’intende “maggiore puntualità, non avere blank sailing, disponibilità di contenitori vuoti. Questa pandemia ci ha mostrato l’importanza di avere delle supply chain che siano affidabili e che non siano tirate all’estremo solo in nome di un risparmio di costi”.