Il vaccino di Moderna consegnato da Poste Italiane – Sda
È arrivato questa mattina in Italia il primo carico di vaccini della casa farmaceutica Moderna. Secondo quanto riferisce l’Ansa, poco dopo le due di notte il furgone ha attraversato il Brennero e intorno a mezzogiorno è approdato all’Istituto Superiore di Sanità a Roma, dove le dosi verranno stoccate e poi smistate verso le “quattro o […]
È arrivato questa mattina in Italia il primo carico di vaccini della casa farmaceutica Moderna. Secondo quanto riferisce l’Ansa, poco dopo le due di notte il furgone ha attraversato il Brennero e intorno a mezzogiorno è approdato all’Istituto Superiore di Sanità a Roma, dove le dosi verranno stoccate e poi smistate verso le “quattro o cinque” Regioni individuate dal commissariato all’emergenza di Domenico Arcuri (probabilmente scegliendo tra le più virtuose, ovvero quelle che hanno già smaltito le scorte ricevute finora).
Da notare, tra parentesi, che il mezzo a temperatura controllata in questione appartiene alla società di autotrasporto polacca Arra, cui verosimilmente Kuehne Nagel, incaricata da Moderna di gestire la sua supply chain globale, ha ‘subappaltato’ l’attività di trasporto.
A occuparsi infine del trasporto verso i luoghi di somministrazione finali nelle Regioni sarà Sda, il corriere espresso di Poste Italiane. La stessa controllata di Cdp lo ha confermato con un tweet: “Questa mattina 47.000 dosi di #vaccino #Moderna contro il Covid-19 sono arrivate all’Istituto Superiore di Sanità; dopo le procedure di stoccaggio saranno trasportate dai mezzi SDA di #PosteItaliane per la distribuzione alle Regioni”.
Il coinvolgimento diretto e operativo di Poste Italiane nella consegna del preparato è, va detto, una novità di queste ore. Come noto, il soggetto indicato finora dal Commissario all’Emergenza Domenico Arcuri come incaricato della consegna finale dei vaccini è stato sempre l’Esercito Italiano (fa eccezione Pfizer, la cui distribuzione è a cura dell’azienda, che ha scelto di affidarsi a Dhl).
Poste Italiane, secondo le presentazioni del piano di distribuzione del vaccino anti-Covid19 fatte finora, avrebbe invece dovuto fornire (insieme ad Eni) un contributo solo “allo sviluppo di un sistema informatico” per il tracciamento delle dosi “dall’arrivo in Italia fino alla somministrazione”. Contributo, aveva aggiunto Arcuri, che le due aziende avrebbero fornito “‘pro bono’, senza alcun compenso”.
Riguardo invece allo stoccaggio del preparato di Moderna, è stato direttamente l’Istituto Superiore di Sanità a chiarire che solo questa prima tranche e la seconda saranno conservate presso la sua sede, mentre le prossime lo saranno presso l’hub dell’aeroporto militare di Pratica di Mare.
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