Amazon condannata per condotta antisindacale a Passo Corese
Il Tribunale di Rieti ha accolto un ricorso ex articolo 28 presentato da Cisl e Fit Cisl per condotta antisindacale nei confronti di Amazon Logistica srl per una vicenda che si è svolta nel polo di Passo Corese. Secondo quanto riferito dalle stesse sigle, l’azienda nei mesi scorsi aveva respinto la nomina di due diversi […]
Il Tribunale di Rieti ha accolto un ricorso ex articolo 28 presentato da Cisl e Fit Cisl per condotta antisindacale nei confronti di Amazon Logistica srl per una vicenda che si è svolta nel polo di Passo Corese.
Secondo quanto riferito dalle stesse sigle, l’azienda nei mesi scorsi aveva respinto la nomina di due diversi rappresentanti sindacali aziendali della Fit-Cisl regolarmente eletti in base all’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori. A seguito degli ostacoli posti da Amazon, i due rappresentanti avevano poi rinunciato a ricoprire l’incarico. Successivamente Cisl e Fit Cisl avevano quindi presentato il ricorso.
“Con la sentenza del tribunale di Rieti – hanno commentato ora i Segretari Generali della Cisl di Roma Capitale e Rieti, Carlo Costantini, e della Fit-Cisl del Lazio Marino Masucci – è stata affermata l’antisindacalità della condotta di Amazon Logistica, consistente nel limitare il numero delle Rsa aziendali sulla base di un’interpretazione delle previsioni contrattuali non in linea con le intenzioni delle parti firmatarie il Ccnl”. Secondo i due rappresentanti dei lavoratori, in sostanza Amazon aveva bloccato la possibilità di nomine ulteriori avallando “il criterio temporale rispetto all’esigibilità del diritto ai sensi della legge 300/70”, e cioè subordinando la rappresentanza sindacale “al criterio del ‘chi prima arriva, meglio alloggia”’.
Cisl e Fit Cisl, dopo avere evidenziato l’importanza di “avviare un dialogo costruttivo con un’azienda che conta centinaia di migliaia di dipendenti del mondo”, e che vive una stagione di particolare crescita, hanno elencato alcuni temi che a loro avviso dovrebbero essere discussi con l’azienda, in particolare quello della contrattazione di secondo livello, “che tenga conto del recente aumento del fatturato aziendale del 40% e regoli in modo strutturale i premi di produzione”, e quello delle “maggiorazioni per i buoni pasto, e per chi effettua turni notturni, particolarmente faticosi con un orario dalle 22.30 alle sei del mattino”.
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