Emergenza caldo: ‘nuove’ regole a Genova e un allarme dalla Fai per gli autisti di camion
Nel capoluogo ligure sottoscritto un protocollo che riguarda anche l’attività in porto e contiene diverse indicazioni sull’organizzazione del lavoro
“Caldo torrido: a rischio anche i camionisti”. Usa queste parole Paolo Uggè, presidente della Fai, la Federazione degli autotrasportatori Italiani aderente a Conftrasporto-Confcommercio, per lanciare l’allarme e chiedere che vengano rispettate le norme sui tempi di carico e scarico delle merci.
“Quando l’autista è coinvolto nelle fasi di carico e scarico, è spesso soggetto a tempi d’attesa prolungati, che possono provocare forti disagi, considerato che il più delle volte quest’attività è svolta sotto il sole cocente, comunque a temperature elevate” spiega Uggè. “Ricordo che esistono regole ben precise, che prevedono sanzioni in caso di un prolungamento dei tempi di attesa o delle operazioni alle quali concorre anche l’autista”.
Per il presidente di Fai-Conftrasporto, il caldo di questi giorni, del quale si sta tanto discutendo in rapporto alle categorie di lavoratori più esposte al rischio, e la violazione di queste norme può incidere anche sulla sicurezza stradale: “Se un autista si mette in marcia dopo aver compiuto manovre faticose sotto il sole cocente per un tempo prolungato rispetto al previsto, si possono immaginare condizioni di lavoro non ottimali. Le norme sono semplici e di buonsenso: facciamole rispettare”.
Sempre a proposito di emergenza caldo e condizioni di lavoro è stato firmato innanzi la Prefettura di Genova un protocollo contenente “indicazioni per la prevenzione e protezione dai rischi correlati alle condizioni di microclima negli ambienti di lavoro per la provincia di Genova”, a valle di un incontro cui hanno partecipato i rappresentanti della Capitaneria di Porto, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, dell’Asl 3 e Asl 4, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Genova della Sede Inail, Inps, della Camera di Commercio di Genova, della Sezioni provinciale di Confindustria, di Confagricoltura, Coldiretti e Cia, di Confcommercio, della Sezione provinciale Ance di Genova e delle Organizzazioni sindacali Cgil – Cisl – Uil.
Il testo contiene diverse indicazioni che vanno dall’organizzazione del lavoro (maggiori turnazioni tra il personale, pause, scelte organizzative sull’orario articolandolo in modo da agire nelle ore meno calde della giornata), ai chiarimenti e approfondimenti rispetto alle modalità di attivazione della cassa integrazione ordinaria laddove si raggiungano condizioni di lavoro proibitive come il superamento dei 35 gradi, considerando anche la temperatura “percepita”.
Lo scopo è quello di riepilogare “misure e buone prassi da diffondere e adottare per aumentare la consapevolezza sui rischi da calore nei luoghi di lavoro e per sensibilizzare, in presenza di tale tipologia di rischio, lavoratori e imprese, a rivolgersi, rispettivamente alle Organizzazioni Sindacali e alle Organizzazioni Datoriali per approfondimenti sulla cornice normativa in materia”.
Normale quindi che il primo paragrafo sia dedicato alla valutazione dei rischi, per poi passare ad azioni e procedure organizzative, indicazioni pratiche, suggerimenti su formazione e informazione e al monitoraggio delle azioni intraprese.
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