Stellantis vicina a risolvere i problemi logistici in Europa
Secondo l’a.d. Tavares si è ormai al 95% di risoluzione del problema. Rimane una criticità solo francese
Stellantis è prossima a risolvere i problemi di logistica che nei mesi passati hanno rallentato la consegna di vetture in Europa. Lo ha detto Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, presentando i conti dei primi sei mesi del 2023 che sono stati migliori delle aspettative. “La logistica è un problema europeo, non di altre parti del mondo. Siamo al 95% di risoluzione del problema. Ormai è un problema solo francese” ha detto Tavares.
Un mese fa era nuovamente emersa la criticità legata alla carenza di autisti in grado di condurre bisarche, e quindi alla difficoltà di consegnare veicoli finiti alla clientela; un problema a cui Stellantis stava rispondendo con la ricetta indicata già nei mesi scorsi, ovvero tramite accordi con i concessionari per il ritiro diretto delle auto dalle fabbriche e formazione di personale interno a ricoprire il ruolo di autista.
Il country manager del gruppo automobilistico in Italia, Santo Ficili, a margine dello Urban Mobility Council a Milano, aveva spiegato come il produttore di veicoli avesse già in essere da sei mesi nel nostro Paese un accordo con i dealer in base al quale erano gli stessi concessionari a ritirare, tramite “piccole bisarche”, i veicoli nuovi per portarli nei punti vendita, sulla base di tariffe concordate tra le parti. Stellantis in Italia opera circa 3.200 trasporti di vetture al giorno, di cui “500-600 sono realizzati dai dealer”, pari a poco meno del 20% del totale, numeri che corrispondono ai “livelli target” che si era data l’azienda. L’intesa è stata poi replicata anche in altri paesi europei e nella Penisola è stata proposta anche ai clienti noleggiatori. L’accordo, aveva aggiunto Ficili, terminerà non appena la situazione sarà tornata alla normalità, cosa che secondo il manager sarebbe avvenuta “abbastanza presto”.
Oltre a ciò Stellantis aveva avviato un percorso di formazione per aspiranti autisti reclutati tra i suoi reparti produttivi e aveva comprato “100 bisarche nuove” attraverso un accordo con Iveco Group e Rolfo “che saranno usate principalmente in Italia ma non solo”.
Sta tornando alla normalità anche la situazione sui semiconduttori secondo quanto detto da Tavares sempre presentando i conti della semestrale: “La produzione di chip è regolare. Nel primo semestre è aumentata dell’11% rispetto allo scorso anno; stiamo producendo auto e stiamo riducendo il backlog. Per la fine di agosto, settembre, torneremo ai livelli normali” ha affermato l’a.d. del gruppo automobilistico, aggiungendo che “il 95% dei fornitori hanno la situazione sotto controllo. Sono rimaste situazioni marginali di criticità”.
Infine Stellantis si considera in buona posizione per vincere la competizione con i player cinesi. Tavares ha affermato: “La nostra posizione è molto forte, siamo i più redditizi, la nostra liquidità è forte, alcuni dei nostri competitor saranno messi in difficoltà ma noi abbiamo la capacità per affrontare la sfida”, sottolineando che “sulla Cina oggi non ho nulla da raccomandare all’Unione europea. L’Ue ha deciso di bandire i motori Ice dal 2035, ha deciso di restare aperta alla Cina, ha deciso di accogliere l’offensiva cinese e noi ci troviamo ad affrontarla. E’ meglio mettere le nostre energie per combattere (con la concorrenza) che mettere energie in attività di lobbying su persone che ci vogliono ascoltare”. In particolare, ha continuato, “l’Ue ha fatto delle regole che hanno messo come centro di gravità tecnologie cinesi e ora i cinesi arrivano sul nostro mercato con prodotti meno costosi. Sei anni fa abbiamo iniziato a dirlo all’Ue e ora il dogmatismo si trova ad affrontare la realtà: l’Ue ora inizia a essere nervosa perche’ vuole proteggere le produzioni interne, se solo ci avessero ascoltato sei anni fa… ma noi (come Stellantis) possiamo combattere. Certo sarà dura nei prossimi anni per quanto deciso dal Parlamento Ue ma noi affrontiamo la realtà e siamo pronti alla battaglia”. Una battaglia che stimola l’amministratore delegato di Stellantis: “Conosciamo le regole e all’interno di quelle regole, noi gareggeremo” per fare “prodotti accessibili e competitivi”.
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