Benvenuti nel futuro: l’avvento delle supply chain digitali nel mondo fashion italiano
Nelle case di fashion italiane, le filiere tradizionali possono diventare intricati sistemi in termini di approvvigionamento, produzione e logistica. Ma un’opportunità disruptive è rappresentata dall’emergere di catene di approvvigionamento basate sulla tecnologia
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Anche il panorama della moda italiana non è rimasto indifferente ai profondi cambiamenti che hanno scosso il Pianeta. Le sfide portate dalla pandemia di COVID-19, il conflitto in corso in Ucraina e l’aumento dei tassi di inflazione hanno indubbiamente lasciato il segno. Nessuno è stato risparmiato, neanche le icone della moda made in Italy, riconosciute a livello globale per il design e la raffinatezza del loro artigianato.
Secondo molte ricerche quasi un terzo dei leader del retail si troverebbe impreparato nel caso dovessero affrontare un’altra significativa crisi della supply chain. Dato, che evidenzia come mai prima d’ora la necessità di trasformazione digitale nei processi della catena di approvvigionamento.
Rimanendo nel settore della moda, sono numerose le aziende che ancora risentono degli effetti della pandemia: inflazione alle stelle, carenza di materie prime, volatilità della domanda e delle scorte, oltre che altri inconvenienti “minori”.
I costi, fatta eccezione di quelli di trasporto, continuano ad aumentare anziché normalizzarsi, confermando che le catene di approvvigionamento globali hanno subito cambiamenti irreversibili. La visibilità all’interno delle filiere assume quindi i crismi di condizione non più opzionale, ma indispensabile. Ed è questa la vera sfida della tecnologia: fornire gli strumenti per rispondere tempestivamente alle interruzioni e fluttuazioni della domanda.
All’interno delle case di fashion italiane, le filiere tradizionali possono diventare intricati sistemi in termini di approvvigionamento, produzione e logistica. Che, anche se gestibili in condizioni normali, diventano insostenibili sotto la tensione di crisi impreviste.
Un’opportunità disruptive è rappresentata dall’emergere di catene di approvvigionamento basate sulla tecnologia. Grazie ad avanzati strumenti che collegano i differenti elementi delle loro supply chain, i brand possono gestire le criticità con maggiore agilità ed efficienza. Questa collaborazione tecnologica consente di acquisire informazioni in tempo reale, fornendo ai decisori informazioni critiche quando necessario.
Specialmente, in caso di crisi e in condizioni di mercato iper-competitive, queste capacità offrono un deciso vantaggio strategico attraverso una gestione proattiva.
“Prendiamo come esempio la pandemia COVID-19. Una struttura di fornitura digitalmente integrata ha permesso ai brand con cui Flexport sta collaborando di misurare rapidamente gli impatti sui canali di approvvigionamento e identificare eventuali colli di bottiglia o ritardi.
Allo stesso tempo, è stato possibile monitorare le dinamiche di produzione per prevedere potenziali interruzioni e avviare misure preventive”, spiega Jaap de Mots, General Manager di Flexport Southern Europe.
Dal punto di vista logistico, queste aziende sono state in grado di tracciare e ottimizzare i percorsi in tempo reale, aggirando le restrizioni e assicurando una maggiore resilienza attraverso un processo decisionale rapido e informato.
Aggiunge De Mots: “Il machine learning avanzato e l’analisi predittiva hanno permesso ai nostri clienti di analizzare i differenti scenari, aiutandoli a comprendere i potenziali risultati e a prendere decisioni più informate”.
In tema di sviluppo delle catene di fornitura digitali nel settore fashion, vale la pena notare l’approccio adottato da NA-KD, noto marchio di moda online scandinavo che ha affrontato efficacemente la complessità legata alla gestione di una rete di fornitori globali in forte crescita, il tutto sotto la pressione derivante dalla necessità di garantire tempi di consegna sempre più stretti richiesti dai clienti.
In un settore in rapida evoluzione come quello della moda, la capacità di rispondere in modo rapido e intelligente a imprevisti e fluttuazioni della domanda è vitale.
L’adozione di strategie digitali rappresenta un passo fondamentale anche verso un mercato più sostenibile perché consente ai brand di monitorare da vicino il loro impatto ambientale e attuare eventuali cambiamenti in ottica più green, aspetto ormai di rilievo per il consumatore moderno.
Le reti logistiche digitali migliorano la sostenibilità delle operazioni e favoriscono una migliore cooperazione e trasparenza lungo l’intera catena di approvvigionamento. L’integrazione di tutti gli attori, compresi brand, fornitori e provider di servizi logistici, su un’unica piattaforma si traduce in un maggiore allineamento operativo, in una riduzione delle inefficienze e in partnership più solide. Questo ecosistema dà priorità alla sostenibilità, consentendo al settore di affrontare meglio le sfide future e di soddisfare le richieste del mercato in continua evoluzione.
“Se tutto questo può apparire una vera e propria impresa, in realtà è stato sorprendentemente semplice avviare ed eseguire una strategia digitale per le aziende con cui lavoriamo”, aggiunge ancora Jaap De Mots. “La chiave è quella di lavorare con partner che hanno un’esperienza specifica nel settore del fashion e dispongono di strumenti facili da utilizzare.”
Flexport ha un ruolo innovativo in questo percorso di trasformazione. Usiamo la tecnologia per servire imprese di ogni dimensione, svolgendo un ruolo vitale nella creazione di supply chain flessibili, particolarmente funzionali in settori dinamici come quello del fashion. Con un mercato che deve adattarsi continuamente a tendenze mutevoli, alla dinamicità della domanda e al cambiamento dei comportamenti dei consumatori, la piattaforma digitale di Flexport fornisce insight fondamentali sfruttando l’analisi dei dati. Questo approccio consente ai retailer di ottimizzare le attività, gestire potenziali rischi e prendere decisioni realmente data-driven. In un mercato tipicamente imprevedibile, l’agilità e la flessibilità che Flexport offre assicurano un vantaggio competitivo reale.
Operando oggi in un mondo post-pandemico, il panorama imprenditoriale continuerà indubbiamente ad evolversi. La crisi innescata dalla pandemia è stata un campanello d’allarme anche per il mondo del fashion, sottolineando ancora una volta l’importanza di una vera trasformazione digitale.
È giunto il momento che anche le case di moda adottino con decisione le supply chain digitali – una necessità operativa e, al tempo stesso, uno strumento strategico cruciale per promuovere la resilienza e la crescita sostenibile.
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