Drewry: “Meglio attendere ancora per il rinnovo dei contratti container”
La società di analisi si è detta convinta che nel medio termine i noli continueranno a scendere
Il mercato del trasporto via mare di container in questa fase è sotto il pieno controllo dei caricatori. Questo è il quadro della situazione fatto dalla società di ricerca e consulenza Drewry a Sourcing Journal.
Parlando alla testata statunitense, gli analisti hanno lasciato intendere di non ritenere la recente risalita dei noli container un fenomeno solido e duraturo. Philip Damas, responsabile in particolare della divisione Supply Chain Advisors, ha spiegato di credere che a breve si potranno vedere segnali coerenti con quelli di una peak season, ma si è detto convinto che nel medio termine le tariffe continueranno a scendere, per via della crescente disponibilità di stiva. L’analista ha anche detto di ritenere che l’incremento delle tariffe spot registrato nelle scorse settimane sia legato a “fattori esterni” e contingenti, quali gli scioperi che si sono avuti sulla costa ovest degli Stati Uniti, le restrizioni ai passaggi sul canale di Panama dovute alla siccità, e alcuni limitati blank sailing disposti dai vettori.
Una situazione i cui conseguenti rapporti di forza sono ben chiari agli attori in campo. Caricatori e beneficial cargo owner, ha riferito ancora Damas, in questa fase sono continuamente contattati dai carrier, che li chiamano nel tentativo di “assicurarsi volumi” tramite contratti di lungo periodo. Offerte che però secondo l’analista è meglio al momento non accettare: “Aspettando un po’ più a lungo, i caricatori potranno godere di ulteriori riduzioni sia sul mercato spot sia su quello [delle tariffe] dei contratti nel 2024”.
A condividere questa valutazione sono tra gli altri anche il direttore esecutivo di Port of Los Angeles, Gene Seroka, e l’analista di Xeneta Peter Sand, che però ha recentemente anche segnalato la possibilità di cambi di scenario repentini.
Un ulteriore segnale della debolezza del mercato, secondo Sourcing Journal, va ritrovata nel basso livello raggiunto dai prezzi dei container. Secondo Container XChange, in piazze come Cina, Europa e Stati Uniti a giugno il loro valore di scambio è stato inferiore a quello segnato nello stesso mese del 2022 e del 2021. La società tuttavia si è invece detta molto fiduciosa sul fatto che ad agosto il settore vivrà una vera peak season alimentata dalla necessità di fare scorte del retail. “Sebbene molti esperti restino cauti, le fondamenta di una economia resilienti, una sostenuta attività dei consumatori e la strategia federale (Usa, ndr) di investimenti migliorano le prospettive per la prossima stagione invernale”.
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