Forte flessione dell’export per i poli tecnologici laziali nel primo trimestre (-20,3%)
Tra i distretti tradizionali si nota invece ancora la forte performance dell’ortofrutta dell’Agro Pontino (+13,8%)
Nel primo trimestre del 2023 i poli tecnologici laziali hanno registrato un netto calo dell’export rispetto all’analogo periodo del 2022, attestandosi a quota 3,2 miliardi di euro. Lo evidenzia una nota del Monitor della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, rilevando però andamenti molto diversi tra i diversi comparti che lo compongono.
Da un lato il polo aerospaziale chiude infatti con un ottimo +39,7%, mentre il polo Ict e il polo farmaceutico registrano cali rispettivamente del 10,4% e del 26,9%. Quest’ultimo, che aveva chiuso il 2022 con un aumento del 9,6%, risulta condizionato principalmente dal forte calo delle esportazioni in particoler verso Belgio, Germania, Stati Uniti così come la Cina, totalizzando vendite estere nel periodo per 2,5 miliardi di euro.
In negativo anche l’Ict romano, in controtendenza rispetto agli altri poli dello stesso ambito monitorati a livello nazionale. A condizionarne le performance del trimestre sono stati i risultati negativi osservati soprattutto nel Regno Unito, in Germania, nei Paesi Bassi, in Pakistan e Arabia Saudita.
Continua invece il trend positivo del polo dell’aerospazio, che con la sua crescita del 39,7% arriva a 454 milioni di euro, in aumento di circa 130 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2022.
Nel report trova spazio anche una sintetica analisi di due distretti tradizionali della regione, quello della Ceramica di Civita Castellana e quello dell’ortofrutta dell’Agro Pontino. Il primo nel trimestre perde il 6,4% (arrivando a 30,4 milioni di euro), risultando tuttavia ancora ben al di sopra (+18%) dello stesso periodo del 2019.
Dinamica positiva invece per il distretto dell’Ortofrutta dell’Agro Pontino, che nei primi tre mesi dell’anno porta le sue esportazioni a 92 milioni di euro, con un +13,8% tendenziale.