Italia al quinto posto europeo per livello di connessioni marittime container
Con un valore di 79,1, il connectivity index di Unctad per la Penisola ha toccato il suo massimo storico
Con un valore di 79,1, l’Italia ha registrato nell’ultimo trimestre il suo record per quel che riguarda il Lsci (Liner Shipping Connectivity Index), l’indice creato dall’agenzia Onu Unctad per misurare il grado di connessione dei porti di una nazione alla rete mondiale di servizi marittimi containerizzati.
Il valore base di 100 è stato assegnato nel primo trimestre del 2006 alla nazione (Cina) con la media più alta. Dopodiché l’indice è stato definito sulla base di sei componenti: il numero di scali settimanali di navi programmati nel paese; la capacità annuale (in container Teu) offerta dai servizi di linea nel paese; il numero di servizi regolari da e per il paese; il numero di compagnie di navigazione che forniscono servizi di linea da e per il paese; la dimensione (in capacità di Teu stivabili) della nave più grande impiegata dai servizi da e per il paese; il numero di altri paesi collegati al paese tramite servizi di linea diretti.
Il 79,1 del terzo trimestre è valso all’Italia il quinto posto europeo, alle spalle di Spagna con 95,0 (+4,4%), Olanda con 91,9 (+1,4%), Belgio con 89,2 (+1,6%), Germania con 81,8 (-2,1%). Dopo l’Italia ecco Francia con 76,5 (+3,2%), Grecia con 64,3 (+8,4%), Malta con 46,8 (+13,2%), Slovenia con 35,3 (-0,7%) e Croazia con 33,5 (-1,5%).
Per la prima volta dall’inizio dell’impatto della pandemia di Covid-19 sull’attività dei porti, nel terzo trimestre del 2023 il porto di Genova è tornato a superare nuovamente quello del porto di transhipment di Gioia Tauro quanto a indice Lsci. Il punteggio totalizzato è stato di 66,2, con un incremento del +41% sullo stesso periodo del 2022. L’indice del porto di Gioia Tauro relativo al terzo trimestre di quest’anno è stato di 60,3, con un aumento meno marcato del +4,3%. Rilevanti, invece, i rialzi degli indici dei porti di La Spezia (56,9, +50,6%) e Napoli (52,4, +122,9%). A seguire, in ordine decrescente, gli indici Lsci dei porti di Trieste (34,5, +0,1%), Livorno (27,3, +6,0%), Civitavecchia (25,7, +2,6%), Vado Ligure (24,9, +3,4%), Salerno (23,9, +48,0%), Venezia (10,9, +4,5%), Ravenna (9,7, -5,1%) e Ancona (9,6, +3,5%).
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