Soddisfacente la maturità digitale delle aziende italiane di trasporti, mobilità e logistica
Un punto debole e un freno alla innovazione resta però quello delle risorse umane
Milano – È nel complesso buona, in quanto superiore alla media nazionale, la maturità digitale delle aziende italiane di trasporti e logistica, anche se un tallone d’Achille per le imprese del settore in questo ambito resta quello delle risorse umane.
Questo in sintesi il messaggio trasmesso alla platea del convegno ‘Digitalizzazione di tutta la filiera cargo aereo, Malpensa esempio di successo’, organizzato a Linate dal Propeller Club di Milano, da Stefano Poliani, presidente del Digital Innovation Hub – la rete di centri territoriali che ha l’obiettivo di diffondere le competenze digitali alle imprese – di Confindustria per la Lombardia.
A fronte infatti di una maturità digitale delle imprese italiane che raggiunge una media di 2,85 punti (in una scala da 1 a 5), le aziende del comparto della logistica ottengono un buono score di 3,02, frutto dell’apporto di diverse componenti. Ottime le performance registrate dalla ricerca per gli ambiti di progettazione e ingegneria (3,5), produzione (3,49) e qualità (3,4), mentre il livello inizia a calare se si guarda ai segmenti di manutenzione (2,85), logistica (2,75), supply chain (2,7), marketing e post-vendita (2,7). Un punteggio più basso come detto è infine quello riscontrato sulle risorse umane (2,65). “Si tratta di un ambito spesso tralasciato dalle imprese – ha commentato a riguardo Poliani, anche ad Tuvia Italia Kerry Logistics – ma oltre il 75% delle imprese che non ha introdotto innovazioni negli ultimi due anni lo ha fatto per mancanza di persone in grado di seguire questi processi”. L’indagine di Dih ha anche identificato i 10 ‘bisogni digitali’ più avvertiti dalle aziende del comparto. Nell’ordine, questi sono la necessità di un canale di vendita digitale, di strumenti di supporto ai clienti nel post-vendita, di un approccio multicanale, di manutenzione integrata e connessa, nell’analisi delle funzioni di assistenza post vendita, nell’allineamento premi-obiettivi della digitalizzazione, nelle campagne di marketing e posizionamento, nell’inventory planning, di una control tower, nel demand planning.
Nell’insieme, secondo una ricerca di Dih condotta su un campione di 2mila aziende e presentata lo scorso luglio, la maturità digitale delle imprese italiane raggiunge un punteggio medio di 2,85. Un fattore che si è visto influire in modo importante sulla propensione all’innovazione – anche delle realtà della logistica – è rappresentato dalla grandezza delle imprese. In altre parole, la digitalizzazione cresce all’aumentare delle dimensioni aziendali.