Consorzio Zai festeggia i 75 anni preparandosi all’apertura del tunnel del Brennero
Firmati due protocolli di intesa con Rfi per lo sviluppo dello scalo intermodale di Interporto Quadrante Europa

Il Consorzio Zai di Verona, cui fa capo anche l’interporto Quadrante Europa, ha festeggiato oggi i tre quarti di secolo di vita – venne fondato infatti nel 1948 – con un convegno dal titolo “Consorzio ZAI: 75 anni al servizio di Verona e della sua economia”.
Oltre a ricordare le tappe principali del suo percorso alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, il convegno ha ospitato anche la firma di un protocollo di intesa e di una convenzione tra lo stesso Consorzio, Rfi e il Quadrante Europa Terminal Gate, con i quali sono state poste le basi dello sviluppo dello scalo intermodale, in vista anche della futura apertura del tunnel ferroviario di base del Brennero, prevista per il 2032.
Il primo dei due atti, spiega lo stesso consorzio in una nota, prevede la realizzazione di due binari e l’installazione della quarta gru al Terzo Modulo del Quadrante Europa Terminal Gate. Il secondo invece la realizzazione del terminale intermodale conforme allo standard europeo in partnership con Rfi.
Per quanto riguarda la realizzazione del Terzo Modulo, nel 2005 Rfi e Zai già avevano costituito la società di progetto Qetg per la realizzazione del cosiddetto Compact Terminal (III Modulo). Nello scalo è prevista anche la realizzazione di un IV modulo e un nuovo terminal di carico e scarico. Nel dettaglio il nuovo Quarto Modulo avrà otto binari lunghi 750 metri, gru a carroponte e aree di stoccaggio.
Questi interventi consentiranno di aumentare la capacità complessiva del terminal intermodale di Verona Quadrante Europa fino a oltre 1.000 unità di carico. Il potenziamento prevede anche il collegamento diretto con la direttrice del Brennero e con la linea ferroviaria per Bologna.
Nel suo intervento, il presidente di Consorzio Zai (recentemente riconfermato anche alla guida dell’Unione degli Interporti Riuniti) Matteo Gasparato ha parlato anche di un terzo intervento, che interesserà la Marangona, un’area di circa 1 milione e mezzo di metri quadrati a sud di Verona, “facilmente collegabile con l’autostrada, l’aeroporto e la ferrovia”, destinata a ospitare aree logistiche e produttive e un data center. Per questa area, ha ricordato Gasparato, la società ha siglato con “un’azienda di sviluppo immobiliare logistico di livello europeo”, ovvero Vgp un accordo per la realizzazione nell‘area chiamata Corte Alberti un parco logistico di 170.000 metri quadrati”. Attualmente, ha aggiunto, “stiamo concludendo con la Provincia la Valutazione d’Impatto Ambientale e attendiamo solo la fine per dare l’avvio al cantiere.”
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