Effetti limitati sull’inflazione dalla crisi del Mar Rosso secondo Goldman Sachs
Un impatto molto più significativo è invece quello registrato sulle azioni dei carrier, le cui quotazioni hanno raggiunto in alcuni casi incrementi a doppia cifra nell’ultimo mese
La crisi del Mar Rosso, nonostante stia generando impatti notevoli sul settore dei trasporti a partire da quello marittimo, non avrà effetti di grande rilievo sull’andamento dell’inflazione. Lo sostiene Goldman Sachs in una versione aggiornata del suo forecast per il 2024, secondo quanto riportato da Reuters.
In particolare la banca d’affari in un report dello scorso venerdì avrebbe innalzato a 2,3% il valore stimato per l’Eurozona (dal 2,2% ipotizzato a maggio), in conseguenza dell’aumento dei costi di spedizione, ammettendo però che se il dirottamento delle navi per il capo di Buona Speranza dovesse proseguire questo potrebbe crescere ancora. In ogni caso, gli equity analyst della società hanno evidenziato che lo shock non sarà “né così negativo, né così prolungato” come quello che si è visto per effetto della pandemia negli anni 2020-2022, in virtù della attuale maggior disponibilità di navi e dell’assenza di congestioni portuali dovute ai lockdown. Inoltre, pur avendo aumentato la stima dell’inflazione core a breve termine, Goldman Sachs ha lasciato al momento invariata la previsione per la fine del 2024, che resta quindi al 2,0%.
Nel frattempo, un effetto piuttosto significativo è stato invece generato dalla crisi del mar Rosso sull’andamento delle azioni dei global carrier, i quali secondo Reuters sono risultati i “migliori performer in Borsa” dell’inizio del 2024.
Passando in rassegna lo scorso 5 gennaio i relativi titoli, l’agenzia rilevava per Maersk un balzo in alto del 17% nell’ultima settimana – il maggiore da aprile 2009 – e nel complesso una crescita del 40% dalla metà di dicembre. Per Hapag Lloyd il salto nella stessa settimana era stato invece del 23%, il più ampio dal marzo 2022. Entrambe dopo quella data hanno poi registrato lievi flessioni. Tuttavia secondo i calcoli di Google Finance, ad oggi (9 gennaio, ndr) le azioni di Maersk risultano ancora quotate a un valore di 13.360 corone danesi, ovvero il 27,54% in più rispetto a un mese fa, mentre quelle di Hapag Lloyd, a 156,10 euro, risultano superiori del 44,67%. Da notare che da questa crescita non è esente anche l’israeliana Zim, le cui azioni nell’ultimo mese hanno guadagnato addirittura il 79,40%.
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