Il porto di Gioia Tauro struttura il suo scalo ferroviario
Passi avanti per l’attività ferroviaria e intermodale di Gioia Tauro. Il Comitato portuale ha ratificato questa mattina il Regolamento comprensoriale della manovra ferroviaria (ReCoMaF) dello scalo, che ha lo scopo di disciplinare l’accesso alle infrastrutture ferroviarie del comprensorio, definendone i limiti territoriali, nonché le modalità per l’assunzione di decisioni in materia di manovra ferroviaria. Il […]
Passi avanti per l’attività ferroviaria e intermodale di Gioia Tauro. Il Comitato portuale ha ratificato questa mattina il Regolamento comprensoriale della manovra ferroviaria (ReCoMaF) dello scalo, che ha lo scopo di disciplinare l’accesso alle infrastrutture ferroviarie del comprensorio, definendone i limiti territoriali, nonché le modalità per l’assunzione di decisioni in materia di manovra ferroviaria.
Il testo definisce inoltre i diritti e gli obblighi del gestore unico, che il Comitato ha individuato in Ferrovie dello Stato per questa fase iniziale, ovvero fino a che lo scalo non raggiungerà un traffico superiore ai 900 treni annui.
Il regolamento ha anche l’obiettivo di definire i limiti fisici del comprensorio che, ricorda una nota della port authority, “partendo dalla stazione di San Ferdinando, rientrante nel perimetro dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, è collegata alla linea Battipaglia – Reggio Calabria ed è composta da 7 binari centralizzati con funzioni di arrivo/partenza e lunghezze comprese fra 500 e 550 metri. Parallelamente ai binari di arrivo/partenza si sviluppa un binario non centralizzato denominato Dorsale est al quale è allacciato l’interporto (ex Grandi Unità di Carico). Mentre dal versante nord si ha il collegamento tra la stazione e i raccordi Automar e Mct e, infine, dal versante sud si sviluppa, in ambito portuale, l’accesso al gateway ferroviario”.
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