Export italiano in lieve calo (-0,2%) su base annua a gennaio
A frenare, rispetto al gennaio 2023, sono in particolare le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-15%)
Gennaio 2024 segna una riduzione tendenziale per i flussi commerciali con l’estero dell’Italia. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istat, in particolare l’export registra una modesta flessione in valore (-0,2%, dopo il -7,8% di dicembre), relativa i soli mercati extra Ue (-0,4%), a fronte di una stabilità in quelli comunitari. In volume i flussi calano invece complessivamente dell’1,8%. L’import registra invece una flessione tendenziale del 13,5% in valore (sintesi di una contrazione in area extra Ue del 19,3% e interna alla Ue dell 8,7%) e del 5,2% in volume.
A frenare, rispetto al gennaio 2023, sono in particolare gli articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-15,0%) e i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-7,9%). All’opposto, i contributi positivi maggiori derivano dall’aumento delle esportazioni di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+14,0%), di macchinari e apparecchi non classificati altrove (+6,2%), di articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+17,0%), do articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+15,7%) e di autoveicoli (+12,9%).
Restando all’interno dei confronti su base annua, è la Cina il paese che fornisce il contributo negativo maggiore all’export nazionale (-46,1%), con una flessione – spiega la nota dell’istituto – che però va letta guardando all’andamento eccezionale del gennaio 2023, quando si registrarono vendite di eccezionale entità di prodotti farmaceutici verso il paese. Flettono inoltre le vendite verso Germania (-2,9%) e Francia (-3,5%), mentre crescono, di contro, quelle verso Stati Uniti (+14,5%), paesi Opec (+26,3%) e Spagna (+9,2%). Relativamente alla riduzione dell’import, questo è legato invece al calo per gli acquisti di gas naturale.
Passando all’analisi congiunturale, la nota indica una riduzione per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (-7,3%) che per le esportazioni (-3,2%). Più nel dettaglio la flessione su base mensile dell’export è più ampia per i mercati extra-Ue (-4,0%) rispetto all’area Ue (-2,4%).
Infine, il confronto tra il trimestre novembre 2023-gennaio 2024 con quello precedente mostra una riduzione dell’export dell’1,6% e dell’import del 4,0%.
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