Ricavi a 2 mld nel 2028 e una nuova jv immobiliare nel piano strategico di Poste Italiane per la logistica
Forte accelerata sulla contract logistics, per la quale verranno quasi raddoppiati gli spazi nel giro di 4 anni
C’è, come annunciato, molto spazio dedicato alla logistica nel nuovo piano strategico di Poste Italiane per gli anni 2023-2028, ribattezzato ‘The connecting platform’ e che sarà presentato oggi nel dettaglio.
In una nota diffusa questa mattina il gruppo ha intanto già delineato i contorni, economici-finanziari e non, che guideranno lo sviluppo delle attività anche in quest’area.
Nell’insieme pare chiaro che gli obiettivi saranno sostanzialmente due, ovvero la trasformazione della rete postale in un network per la gestione dei pacchi e una accelerata al business della logistica conto terzi, che Poste Italiane realizzerà grazie all’avvio di una joint venture nel settore immobiliare per lo sviluppo di nuovi magazzini in ottica Esg. In questo ambito in particolare l’azienda ha indicato di puntare a passare dalla capacità di 230.000 metri quadrati disponibile nel 2023 a 400.000 metri quadrati nel 2028.
Altri obiettivi operativi elencati nel piano nell’ambito della logistica indicano la realizzazione di “servizi di micro-fulfillment consentiranno ai merchant opzioni di consegna entro 4 ore”, l’espansione della rete di punti di Pick-Up & Drop-Off (Pudo) dai 28mile del 2023 ai 40mila del 2028, “con un numero crescente di locker (2.000 entro il 2028), grazie alla joint venture con Dhl”. Grazie a questo ampliamento, Poste prevede di raggiungere una copertura dell’98% della popolazione entro il 2028 (dal 95% del 2023), offrendo cioè punti accessibili in un raggio di 2,5 chilometri.
L’elenco prosegue inoltre citando anche l’obiettivo della “opzione di reso “boxless” estesa su tutta la rete” e la “riduzione dei materiali di scarto nei centri logistici del 40% entro il 2028”. L’espansione di queste attività porterà, secondo l’azienda, allo sviluppo di nuovi business per 700 milioni di euro di ricavi aggiuntivi.
Dal punto di vista economico-finanziario, lo sviluppo come naturale porterà a un incremento del volume d’affari generato dalle attività di ‘pacchi e logistica’, che secondo le previsioni seguirà questa traiettoria: dagli 1,4 miliardi del 2023, si passerà agli attesi 1,5 miliardi di ricavi del 2024, per poi salire a 1,7 nel 2026 e a 2 nel 2028 (con un Cagr nell’intervallo 2023-2028 del 7%). Questo sviluppo si accompagnerà a un parallelo declino del business della corrispondenza (che dai 2,07 miliardi di ricavi scenderà nel 2028 a quota 1,6 miliardi), che nell’insieme porterà il volume d’affari della intera divisione ‘corrispondenza, pacchi e logistica’ a passare nello stesso intervallo di tempo da 3,75 a 3,9 miliardi di euro, con una crescita complessiva dell’Ebitda da 0,8 a 1,4 miliardi.
“Il percorso di trasformazione di Poste Italiane è iniziato nel 2017 con il primo piano strategico e una semplice ambizione: massimizzare il valore per i nostri clienti e diventare la rete di distribuzione più efficace e affidabile d’Italia. Siamo, tuttavia, andati oltre e ci siamo affermati come la più grande piattaforma phygital in Italia” ha commentato l’ad Matteo Del Fante, che poi ha aggiunto: “Con questo nuovo piano strategico stiamo rimodellando il nostro business, per cogliere una crescita sostanziale con il Nuovo Modello di Servizio Commerciale progettato per ottimizzare il valore della nostra piattaforma, e con la trasformazione logistica, che fa evolvere il nostro modello in una rete all’avanguardia, preservando la sostenibilità finanziaria del business della corrispondenza e dei pacchi”.
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