“Sulla Msc Aries merce diretta in Italia per 14 milioni di dollari”
Sulla nave soprattutto prodotti petrolchimici, siderurgici e polimeri di plastica
Sulla Msc Aries, la nave sequestrata sabato nei pressi dello stretto di Hormuz dalle forze speciali iraniane, viaggiavano 238 Teu diretti in Italia, dal valore di circa 14 milioni di dollari. Lo afferma in una nota Vizion, società che offre un sistema di tracciamento container tramite Api per un’ampia gamma di clienti (sul suo sito cita i nomi di Samsonite, Redwood, Geodis e molti altri). Altri paesi di particolare peso, tra le destinazioni dei box a bordo della nave, sarebbero nell’ordine la Turchia (514 Teu, 22 milioni di dollari), il Belgio (409 Teu, 15 milioni di dollari), la Grecia (319 Teu, 10 milioni), l’India (255 Teu, 10,6 milioni), l’Algeria (237 Teu, 10 milioni) e l’Egitto (211 Teu, 12 milioni), per un valore complessivo rappresentato da questi sette paesi di circa 90 milioni di dollari. Solo 21 Teu, secondo la società It, sono invece i carichi destinati a Israele, per un valore della merce di circa 3 milioni di dollari. Nella sua nota spiega di avere raccolto queste informazioni tramite il suo sistema Tradeview, che consente di avere accesso a dettagli sulle spedizioni oceaniche completate, in corso o programmate.
Sotto il profilo merceologico, aggiunge Vizion, quelli a bordo della Msc Aries sono carichi rappresentati perlopiù da polimeri di plastica, prodotti petrolchimici e siderurgici. In particolare, sulla portacontainer finita nelle mani di Teheran sarebbe presente merce di realtà come Saudi Basic Industries Corporation, Exxon Mobil e Dow Chemical, che insieme contano per 1.300 Teu e 50 milioni di dollari. Nessuna delle tre aziende, sottolinea Vizion, avrebbe legami con Israele.
Nel frattempo, secondo il sito Tankertrackers.com, la Msc Aries sarebbe stata condotta nello stretto di Clarence (Khuran) in un’area dove già giacciono altre navi sequestrate nei mesi scorsi dai Guardiani della Rivoluzione. Parallelamente, le diplomazie internazionali si stanno muovendo per ottenere il rilascio dei marittimi presenti a bordo. In particolare secondo la Bbc, alcuni emissari del governo dell’India – paese da cui provengono 17 dei 25 membri dell’equipaggio presenti a bordo – “potrebbero incontrare presto” i marittimi loro connazionali.
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