A Consorzio Soa scattano i licenziamenti dopo l’indagine per frode fiscale
Al via una procedura per 12 lavoratori, ma i sindacati paventano anche il rischio chiusura
Consorzio Soa ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 12 lavoratori degli uffici amministrativi, del centralino, degli uffici commerciali e tecnici, impiegati con il Ccnl del Commercio. Lo rende noto la Filcams Cgil Bari segnalando che l’azienda ha motivato la decisione con la “crisi” che continua ad attanagliarla “per il crescente minor fatturato ed i ridotti volumi di attività”. Una situazione in cui la società consortile di Bari, attiva nei servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci, si sta trovando a seguito dell’avvio di una inchiesta – a carico suo e di alcune cooperative di cui si avvaleva – per presunta frode fiscale, e che nei mesi scorsi ha portato anche a un sequestro preventivo su somme per 60 milioni di euro. Secondo gli inquirenti, più nel dettaglio Soa, appaltatrice di servizi di logistica per alcuni marchi della Gdo, negli anni tra il 2016 e il 2021 avrebbe subappaltato le stesse attività alle cooperative, che avrebbero agito come serbatoi di manodopera risultando però di fatto sotto il suo diretto controllo. Alle realtà coinvolte – oltre a Soa, secondo quanto emerso all’epoca anche le coop Mida, Lexlab e Agon – e ai responsabili sono stati contestati reati quali dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’Iva.
L’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 12 dipendenti, secondo il segretario generale della Filcams Cgil Bari, Antonio Ventrelli, rappresenta “un triste epilogo annunciato che è solo agli inizi, considerata la nota situazione di crisi dell’azienda”. Il sindacato ha anche esortato Soa “a una maggiore responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori, fornendo agli stessi la possibilità di reimpiego ed eventuali misure di riqualificazione e riconversione”, prospettando l’avvio di una mobilitazione nel caso in cui si arrivasse a una chiusura aziendale.
Secondo un aggiornamento fornito lo scorso febbraio da un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, i pm che coordinavano l’indagine della Guardia di Finanza avevano chiesto il fallimento di Soa – attiva al servizio di buona parte dei supermercati della Puglia, con circa 2mila lavoratori – e delle coop implicate. Al momento la società aveva già effettuato un versamento da 26 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate, nell’ambito di un piano di risanamento su cui avrebbe dovuto esprimersi un esperto nominato dal Tribunale e, alla data del 1 gennaio, aveva assunto tutti l lavoratori delle realtà consorziate. Alla fine del 31 dicembre 2023, secondo quanto riferito dalla testata, la società consortile aveva un patrimonio netto negativo per 15,7 milioni, in peggioramento rispetto a quello di un anno prima (-8,1 milioni). Il ripianamento– secondo quanto prospettato dall’amministratore giudiziale – sarebbe dovuto avvenire entro l’esercizio 2028.
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