Tre in corsa per il patrimonio immobiliare logistico di Poste Italiane
Restano in gara Generali Real Estate, Dea Real Estate e Kryalos, mentre Coima sarebbe fuoriuscita dalla rosa
La rosa di operatori in corsa per rilevare il 50% del patrimonio immobiliare logistico di Poste Italiane si restringe a tre nomi. Secondo quanto riportato oggi da MF-MilanoFinanza, in pista sarebbero rimaste infatti solo le offerte di Generali Real Estate, Dea Real Estate e Kryalos. Fuori dai giochi invece Coima, che aveva fatto parte del quartetto di società che avevano presentato offerte vincolanti nell’ambito del procedimento avviato dal gruppo e chiusosi lo scorso 15 gennaio. In precedenza, ad avere espresso interesse per l’operazione erano stati anche Colliers, Investire e Prelios. Secondo le informazioni raccolte dalla testata economico-finanziaria milanese, la partita si svolgerà probabilmente tra le prime due, con Generali data come favorita rispetto a Dea. Kryalos risulterebbe invece in posizione più defilata.
Come già riportato, sul piatto c’è la proprietà di immobili logistici, situati su suolo italiani, per circa 600.000 metri quadrati di superficie e dal valore stimato di 700 milioni di euro, già conferiti in una società di gestione del risparmio, e di cui Poste Italiane intende “valorizzare” il 50%. Scopo dell’operazione sarebbe quello di coinvolgere un partner ‘di settore’ con cui condividere un processo di modernizzazione delle strutture, nonché raccogliere risorse per la loro trasformazione.
Lo sviluppo del patrimonio immobiliare è uno dei perni su cui Poste Italiane intende far leva per far crescere la sua attività nella logistica, ambito su cui punterà particolarmente nei prossimi anni, come esplicitato nel piano strategico presentato lo scorso marzo. Questo in particolare prevede che il gruppo avvii una joint venture nel settore immobiliare per lo sviluppo di nuovi magazzini in ottica Esg, con l’obiettivo di passare dalla capacità di 230.000 metri quadrati del 2023 a una pari a 400.000 metri quadrati nel 2028.
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