Il Veneto prepara il trasporto via drone a idrogeno in vista di Milano Cortina 2026
Firmata una intesa con Save ed Enac per realizzare il trasporto di medicinali con mezzi a idrogeno
Attivare in Veneto e non solo, già entro il 2025, il trasporto via drone a idrogeno di merci e in particolare di medicinali. È questo l’obiettivo che si sono dati Regione Veneto, Enac e Save con l’accordo di collaborazione in materia di Mobilità Aerea Avanzata siglato ieri, in occasione dell’evento Space Meetings Veneto, dalla durata di 18 mesi, prorogabile. La partnership, si legge in particolare nella nota diffusa da Save, si propone di “pianificare e rendere operativo un progetto di mobilità avanzata per le merci tra gli aeroporti veneti e, a seguire, tra i punti nevralgici interessati (tra cui le strutture sanitarie), anche in vista del prossimo appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026”. Nel dettaglio, Enac metterà a disposizione le proprie strutture tecniche e il proprio know-how; Regione Veneto avrà funzioni di coordinamento e aggiornamento; Save metterà a disposizione conoscenza tecnologica e normativa in materia.
L’iniziativa si aggancia all’avvio di una collaborazione, annunciata nei giorni scorsi, tra Dba Group e H2c per la produzione e sviluppo dell’utilizzo di idrogeno verde in particolare per droni utilizzati per il trasporto merci, inclusi campioni biologici e materiale sanitario. Proprio H2c infatti è la proprietaria del drone che ha effettuato il primo test nell’ambito del progetto, segnando anche il primo volo mai realizzato in Italia con un drone a idrogeno verde per il trasporto di merci. Il viaggio sperimentale – da una banchina del Venezia Terminal Passeggeri e fino a un’autoambulanza diretta all’Ospedale di Mestre – è stato effettuato da un mezzo, precisa la stessa nota, in grado di percorrere fino a 100 km, trasportando complessivamente 5 kg di materiali e consumando a pieno carico, 340 grammi di idrogeno verde ad una velocità massima di 55 km/h.
“Mediante l’impiego di servizi, tecnologie e infrastrutture innovativi e sostenibili, vogliamo migliorare l’accessibilità e la mobilità delle nostre città e del territorio, la qualità dell’ambiente, i servizi per i cittadini, con l’obiettivo, nel prossimo futuro, di “air taxi” green, in particolare, in caso di emergenze sanitarie, con notevoli vantaggi in termini di intermodalità con l’attuale rete di trasporti” ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. L’accordo, ha aggiunto Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save, si inserisce nel percorso di sviluppo della società, il cui Masterplan al 2037 prevede la realizzazione nell’aeroporto di Venezia due vertiporti, a partire dal 2026.
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