Anche le spedizioni aeree colpite dal disservizio Crowdstrike
Il mondo della logistica fa i conti con il problema informatico ai sistemi Windows
Anche le compagnie aeree e gli aeroporti di tutto il mondo stanno facendo i conti con il disservizio causato dall’aggiornamento del sistema CrowdStrike, con ritardi e stop che si stanno ripercuotendo anche sul trasporto cargo.
In Italia Ita Airways ha diffuso una nota nella mattinata di oggi, 19 luglio, segnalando che il problema, “generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici”, sta causando “importanti disservizi al trasporto aereo con conseguenti ritardi e cancellazioni”. Nel primo pomeriggio la compagnia ha spiegato che i suoi sistemi “hanno continuato a funzionare correttamente grazie a soluzioni di backup” ma che il suo operativo è stato “inevitabilmente impattato”, portandola alla cancellazione di 60 voli.
Interpellata da Loadstar, Af-Klm Cargo ha affermato che l’impatto è stato significativo, sia nell’aeroporto Charles de Gaulle sia ad Amsterdam, mentre Lufthansa ha citato disagi nelle merci per gli hub di Francoforte e Monaco. La compagnia, ha spiegato, sta adottando misure “che si concentrano sul come gestire le spedizioni più urgenti e su come gestire l’arretrato che si svilupperà”. Tra i vettori, nelle merci American Airlines Cargo ha dichiarato in un comunicato che “un problema tecnico ha avuto un impatto su più vettori, tra cui American. Alle 5 del mattino ET siamo stati in grado di ristabilire in sicurezza le nostre operazioni”. Cargolux avrebbe invece scritto alla clientela per far sapere che, sebbene i suoi voli non siano stati colpiti direttamente, lo sono invece alcuni servizi, invitando quindi a contattare i suoi addetti “via telefono o email” per preventivi e richieste di prenotazione” così come per avere aggiornamenti.
Cma Cgm ha affermato di non aver subito alcun impatto ”in tutto il gruppo”, ma secondo la testata è improbabile che il gruppo non venga toccato anche indirettamente dalle conseguenze del down di CrowdStrike.
Tra gli operatori che hanno confermato a Loadstar di avere riscontrato effetti ci sono Scan Global Logistics la quale ha ammesso che il disservizio “potrebbe causare colli di bottiglia e ritardi” e Flexport, che ha affermato di non essere interessata direttamente ma di essere al lavoro per raccogliere informazioni dai suoi numerosi partner e fornitori per verificare quali tra loro siano stati colpiti.
Swissport infine, secondo Loadstar, sarebbe stata coinvolta ma non ha fornito al riguardo ulteriori dettagli.
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