Export italiano di caffè in calo in volume nel 2023 (-2,17%)
Le vendite estere sono state pari a 2,3 miliardi di euro, in aumento del 6,8% sull’anno precedente
Quello del caffè continua a essere un settore importante per l’industria e per l’export italiani. I dati presenti nell’ultimo annuario di Beverfood (su dati del Comitato Italiano Caffè – Unione Italiana Food), mostrano come il comparto abbia prodotto ricavi nel 2023 per 5,2 miliardi di euro, dei quali 2,3 dalle esportazioni, importo che colloca la Penisola al secondo posto nella Ue, dopo la Germania, per volume del prodotto torrefatto venduto oltreconfine.
In particolare in Italia viene lavorato il caffè verde importato da paesi di America Latina, Africa e Sud-Est asiatico, il quale viene qui tostato per essere rivenduto sul mercato nazionale e su quelli esteri. Quest’ultima quota nel 2023 è risultata pari a 365,3 milioni di kg di caffè verde equivalente (circa 286 milioni di kg di caffè tostato), ovvero il 2,17% in meno che nell’anno precedente. In valore come accennato sopra l’export italiano di caffè, pari a circa 2,3 miliardi di euro, è però cresciuto del 6,8%, grazie ai migliori prezzi di vendita €/kg.
L’export del caffè italiano, osserva Beverfood, è rappresentato per il 94% da caffè tostato (normale e in misura minore decaffeinato) e perlopiù destinato alla produzione estera di ‘espresso’ all’italiana. I principali mercati di destinazione i paesi dell’Europa occidentale (che assorbono oltre il 60%), e in particolare Germania, Francia, Polonia, Austria, Grecia e Svizzera. Tra i paesi extra le quote principali sono di Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Russia e Canada.
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