Prandini (Coldiretti) contro la ‘logistica diffusa’ nel Bresciano
Per il presidente dell’associazione i magazzini avrebbero dovuto essere concentrati nella zona di Montichiari
Gli insediamenti logistici in Lombardia e nel Bresciano cozzano con le necessità di mantenere zone fertili in aree che hanno anche una spiccata vocazione agricola. In particolare l’assenza di pianificazione ha portato allo sviluppo diffuso e libero di magazzini e “micro-logistiche sparse nei territori per soddisfare gli interessi delle singole imprese”, in assenza di una visione complessiva di tutela del territorio. A lamentarsene è stato il presidente di Coldiretti – ed egli stesso imprenditore bresciano, a capo di una azienda zootecnica di bovini – Ettore Prandini in un intervento pronunciato nei giorni scorsi.
Secondo la sintesi dell’edizione di Brescia del Corriere della Sera, il vertice di Coldiretti ha mosso critiche sia a quanto avvenuto nella provincia di Brescia, sia in quella di Bergamo e in Veneto, evidenziando che gli insediamenti avrebbero dovuto essere concentrati in zone servite “da strade, ferrovia, aeroporto”. In particolare nel Bresciano il luogo ideale sarebbe stato rappresentato da Montichiari, “collegata alla corda molle (ovvero il raccordo autostradale Ospitaletto-Montichiari, ndr) dove avrebbe dovuto passare la Tav che invece è stata fatta passare in città”.
Una assenza di visione che tra parentesi secondo Prandini si potrebbe risolvere lasciando i Pgt (Piani di Governo del Territorio) in mano alle Regioni e sostanzialmente limitando il potere dei comuni, che spesso nei comuni permettono “una commistione di zone produttive con artigianato, commercio, industrie”.
Come ricordato dalla testata, a Montichiari è da anni in programma un collegamento ferroviario grazie ad una deviazione della Brescia Parma per il quale però ad oggi non un progetto. Sul punto la voce del vertice di Coldiretti si è fatta sentire con un intervento a favore dell’intermodalità ferroviaria e una critica al presidente della Regione Lombardia per la “sua ostinazione a voler realizzare l’autostrada Cremona-Mantova: “Si sacrificherà altro territorio agricolo; è meglio ampliare l’attuale superstrada”.