Vendite di veicoli industriali in ripresa a settembre (+6,5%) grazie al traino dei pesanti (+11,6%)
In netto calo invece anche a settembre le immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri (-19,4%)
La vendita dei veicoli commerciali e pesanti registra in Italia due andature differenti nel mese di settembre. Il secondo segmento nel mese è tornato in positivo (+6,5%) dopo una estate di calo, grazie al traino delle immatricolazioni di mezzi con massa oltre le 16 tonnellate. Questa fascia ha infatti registrato vendite per 1.535 unità (+11,6%), risollevando quindi le tendenze negative delle altre due (-26,5% a 139 mezzi per quella tra le 6 e le 16 tonnellate, -12,2% a 36 unità per quelle inferiori alle 6 tonnellate), per un totale quindi di 1.710 unità (appunto, +6,5%). Tirando le fila dei primi 9 mesi dell’anno, Unrae – cui si deve l’analisi – ha segnato un totale di 22.501 immatricolazioni, ovvero il +2,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. “Tuttavia, il quadro complessivo del mercato continua a destare preoccupazione” ha però commentato l’associazione, che rappresenta le case automobilistiche estere che operano in Italia, evidenziando come la contrazione registrata nei mesi estivi abbia eroso gran parte della crescita accumulata nel primo semestre e quindi questo recente segnale di ripresa appaia “fragile e temporaneo”. Alla luce di queste tendenze, Unrae stima quindi che il calo proseguirà nei prossimi mesi, portando il mercato a chiudere “tra le 28.500 e le 29.000 unità”, in linea quindi con il dato relativo al 2023.
Passando ai veicoli leggeri, Unrae ha riscontrato invece un calo a settembre, nella misura del 19,4%, che segue il crollo di agosto (-30,7%). Nel mese sono state registrate immatricolazioni per 14.212 immatricolazioni, contro le 17.631 di settembre 2023. L’andamento negativo di agosto e settembre arriva dopo 15 mesi di crescita ininterrotta. Per via di questa tendenza al ribasso, il cumulato dei primi 9 mesi dell’anno si riduce quindi al +7,4%, con 150.644 unità immatricolate.
All’interno di questo segmento, è da notare poi l’andamento stazionario della quota di veicoli elettrici puri nei primi 9 mesi del 2024 (ferma all’1,8%, dimezzandosi rispetto al 3,6% dello stesso periodo del 2023), a fronte della crescita del diesel (84% del mercato, +4,2 punti percentuali). Il motore a benzina e Gpl cedono entrambi mezzo punto, fermandosi rispettivamente al 3,7% e 2,6%, il metano scende allo 0,1% del totale, come i veicoli plug-in. Oltre al calo dei Bev (come detto ora pari all’1,8%), anche i veicoli ibridi perdono 0,7 punti coprendo quindi il 7,7% del totale.