Definiti i nuovi criteri per l’ok agli insediamenti logistici in Lombardia
Il nuovo provvedimento dà attuazione alla legge regionale approvata lo scorso luglio e si applicherà a progetti nuovi o già esistenti superiori ai tre ettari di superficie
La Regione Lombardia ha annunciato di avere definito i criteri a cui le sue Province dovranno attenersi nell’individuazione degli ambiti idonei a ospitare gli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale, ovvero quelli con una superficie operativa superiore ai tre ettari.
Il documento – presumibilmente una delibera di giunta, ancora non pubblicata – dà attuazione alla legge regionale sulla logistica che era stata approvata lo scorso 26 luglio dal consiglio regionale con i voti a favore della maggioranza e del Pd e che aveva l’obiettivo di gestire in modo ordinato i “nuovi insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale” nonché l’ampliamento di quelli già esistenti. Il testo era stato allora criticato anche in relazione alla soglia dei tre ettari da Legambiente, secondo la quale questa avrebbe dovuto essere fissata a un ettaro.
Secondo la sintesi offerta ora in una nota dalla Regione, il nuovo provvedimento indica innanzitutto la necessità di localizzare in via prioritaria gli insediamenti “in prossimità di importanti nodi stradali e autostradali, terminal intermodali, scali ferroviari attrezzati per il carico delle merci, aeroporti di interesse nazionale, porti fluviali o Zone Logistiche Semplificate”. Nel testo si indicherebbe inoltre che le Province, prima di dare il via libera a nuovi insediamenti di rilevanza sovracomunale o all’ampliamento degli esistenti, dovranno valutarne gli impatti sul traffico indotto e che i nuovi insediamenti siano “localizzati prioritariamente nelle aree dismesse o in quelle da rigenerare o bonificare”.
Le Province, prosegue la nota, inoltre “dovranno prestare attenzione alla salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente e delle attività agricole di interesse strategico, evitando possibili interferenze funzionali o visuali con aree di pregio paesaggistico, aree soggette a specifiche tutele ambientali, beni culturali tutelati o edifici e ambiti di rilevanza storica e architettonica”.
“Vogliamo garantire la riduzione del consumo di suolo ed evitare che opportunità economiche e occupazionali si trasformino in criticità. Con pragmatismo lombardo vogliamo mettere ordine nel settore e agevolare uno sviluppo del territorio che sia armonico e sostenibile” ha commentato l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. “Con gli indirizzi della legge – ha aggiunto Terzi – intendiamo favorire concretamente una logica di sistema, in cui gli insediamenti logistici siano integrati in un contesto territoriale adatto ad ospitarli, anche rispetto alla vicinanza con autostrade, ferrovie e terminal intermodali e al bacino di utenza potenziale da servire”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY