Il tema delle scorte in magazzino continua a preoccupare retailer e operatori logistici
Vismara (Manhattan Associates): “I retailer italiani sempre più attenti a garantire la disponibilità dei prodotti più richiesti per far fronte ai picchi di domanda dell’ultimo minuto”
Inflazione, criticità legate agli stock, cambiamenti nelle abitudini dei consumatori sono alcuni dei fattori che stanno influenzando l’attività di retailer e attori della supply chain in vista dell’imminente stagione natalizia. A mostrarlo, una indagine condotta da Manhattan Associates tra 500 manager o figure senior attive nel settore retail e della logistica della supply chain negli Stati Uniti, le cui risultanze – ha sottolineato a SUPPLY CHAIN ITALY il sales director della società, Roberto Vismara – sono però in gran parte riscontrabili anche nel contesto italiano.
“Il tema della gestione delle scorte rimane centrale, con i retailer italiani sempre più attenti a garantire la disponibilità dei prodotti più richiesti per far fronte ai picchi di domanda dell’ultimo minuto, evitando stock-out che potrebbero compromettere le vendite” ha evidenziato il manager. “Inoltre, l’inflazione e i cambiamenti nelle abitudini di acquisto stanno spingendo verso un uso più strategico della tecnologia, inclusa l’intelligenza artificiale, per migliorare la visibilità sugli stock e ottimizzare le operazioni”. Secondo il sales director di Manhattan Associates, questa tendenza si accompagna a una “crescente attenzione verso la pianificazione anticipata, fondamentale per affrontare un periodo di shopping più lungo e scaglionato”. Anche in Italia, infine, si assisterà secondo la società a una maggiore integrazione tra automazione e gestione omnicanale, “aspetti fondamentali per rispondere alle aspettative di consumatori sempre più esigenti in un mercato in continua evoluzione”.
Passando alla survey, come visto uno dei punti centrali – ovvero di maggiore interesse per gli intervistati – è quello dello stock in magazzino. L’87% dei retailer interpellati ha segnalato di avere predisposto misure per garantire la disponibilità dei prodotti più richiesti durante questo periodo di punta, ma ciononostante il 39% continua a considerare la scarsa disponibilità degli articoli in stock la preoccupazione principale.
La maggior parte degli operatori del retail (82%) segnala inoltre di avere in programma misure per gestire i picchi di ordini dell’ultimo minuto durante le festività natalizie, in particolare il 71% pianifica di aumentare i prodotti in stock nei punti vendita. Tra loro, una quota dell’11% afferma di non avere sufficiente visibilità sulle scorte in vista delle festività natalizie. Tra gli operatori della logistica della supply chain, a essere preoccupato per la carenza di scorte è il 62% del campione, mentre quasi il 70% teme i cambiamenti economici.
Considerando gli aumenti di prezzo legati all’inflazione, consumatori e retailer si stanno preparando a un periodo di shopping più lungo. Il 40% dichiara di voler iniziare a fare compere prima del solito e una quota pari prevede di fare la maggior parte degli acquisti online. Per rispondere a comportamenti di acquisto in evoluzione, i retailer stanno già pianificando in anticipo i picchi degli ordini dell’ultimo minuto, e in particolare l’82% sta sviluppando strategie per gestire le richieste di fine stagione.
In un contesto critico anche sotto il profilo della domanda e offerta di lavoro, gli intervistati di entrambe le categorie hanno dichiarato di effettuare maggiori investimenti in tecnologia e automazione per far fronte alle esigenze del periodo natalizio, affidandosi intelligenza artificiale per effettuare previsioni sulla domanda e ottimizzare le operazioni. Tra loro, l’80% ha dichiarato che sfrutterà l’AI per migliorare la gestione dello stock, la previsione della domanda e il servizio clienti durante le festività. Il 61% degli intervistati del settore retail ritiene che questa avrà un ruolo nella strategia di supply chain per le festività natalizie, e quasi la metà (49%) prevede di sfruttarla per la gestione dello stock. L’AI viene inoltre sfruttata dal 48% del campione per migliorare le interazioni con i clienti e gestire le richieste di informazioni.
Andando a guardare più da vicino il tema occupazionale, infine, il 44% dei retailer prevede quest’anno di ridurre le assunzioni stagionali, mentre il 68% le considera non prioritarie. Al contrario, il 58% degli attori della supply chain stima di aumentare la propria forza lavoro per gestire al meglio i picchi di domanda, nonostante le carenze di manodopera. Per compensare le minori assunzioni stagionali, il 35% dei retailer sta infine ricorrendo all’automazione, mentre il 52% degli operatori della supply chain dichiara di investire nel miglioramento dei software logistici.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY