Interporto Padova chiude il 2024 con il record di 411.958 Teu (+6,4%)
Il presidente Luciano Greco ha spiegato che la ricerca di un partner è finalizzata “a diventare parte di una alleanza più ampia a livello internazionale”
“Siamo un player importante a livello nazionale e vogliamo diventare parte di una alleanza più ampia a livello internazionale. L’obiettivo è rafforzarci in un mondo che cambierà, ci saranno sfide nuove, noi adesso siamo in una posizione di forza relativa rispetto anche ad altre realtà simili alla nostra ed è quindi il momento giusto per rafforzarci ulteriormente. Per fare un esempio semplice è la stessa operazione che fanno le compagnie aeree per diventare più forti nella competizione globale. Quello che sta facendo oggi Interporto Padova è valutare, tramite indagine di mercato, se esistono le condizioni per avviare negoziazioni con operatori di mercato importanti per rafforzare la posizione di Padova all’interno del contesto internazionale”. E’ questa la spiegazione del presidente Luciano Greco a proposito dell’indagine di mercato avviata a Natale da Interporto Padova con l’obiettivo di raccogliere eventuali proposte di operatori intermodali interessati a partecipare all’attività terminalistica della società padovana. La raccolta delle eventuali proposte si concluderà il 31 gennaio prossimo.
Greco, affiancato dalla vicepresidente Chiara Manfreda, dal direttore generale Roberto Tosetto e dal vicedirettore generale Paolo Pandolfo, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa gli obiettivi e le opportunità della iniziativa e con l’occasione ha anticipato i dati di traffico 2024 del Terminal Intermodale. In particolare l’andamento del traffico intermodale, con lo spostamento su treno di semirimorchi e container ha segnato un significativo aumento del 6,4% rispetto al 2023 stabilendo il record assoluto con 411.958 Teu (unità di carico intermodale, ovvero container e semirimorchi).
“Interporto Padova cresce ed è cresciuto molto, soprattutto negli ultimi 10 anni ha fatto molti investimenti nel settore dell’intermodalità, oltre 50 milioni di euro, e oggi è un operatore molto importante a livello nazionale ad anche europeo. Siamo leader da un punto di vista tecnologico e anche di movimentazione, oggi per la prima volta facciamo un ragionamento prospettico non dovuto alla necessità, ma dovuto all’opportunità” ha aggiuunto ancora il presidente. Secondo il quale “Interporto Padova negli ultimi anni ha diversificato la sua capacità di reagire ai rapidi mutamenti del mercato, quali possiamo anche immaginare potranno accadere in futuro alla luce dell’attuale scenario internazionale. Oggi noi non facciamo solo traffici marittimi, ma anche semirimorchi che sono traffico tipicamente terrestre. Questo vuol dire che, a seconda di come muteranno le relazioni commerciali internazionali – soprattutto cambierà la geografia del commercio internazionale – Interporto Padova dovrà essere in grado di rispondere con nuove e diverse rotte commerciali. La ricerca di un’alleanza per irrobustire quello che già siamo, serve proprio a questo, a rispondere in tempo reale alle nuove contingenze”. Greco ha infine messo le mani avanti preannunciando: “Se non dovessimo trovare gli operatori che sono interessanti per quello che siamo noi oggi, continueremo come abbiamo fatto negli ultimi 10 anni, continuando a crescere”.
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