In lieve crescita (+1,1%) nel 2024 le immatricolazioni di veicoli commerciali
Per il 2025 Unrae stima invece un calo del 4%
Il mercato italiano dei veicoli commerciali (autocarri con portata fino a 3,5 tonnellate) ha chiuso il 2024 con una crescita dell’1,1%, registrando 198.630 immatricolazioni, in miglioramento del 5,3% sul 2019.
L’anno, rileva Unrae, è stato però caratterizzato da un andamento a due velocità. Alla forte crescita dei primi sette mesi (+15,4%, oltre 17.200 unità in più) è infatti seguito un calo significativo negli ultimi cinque (-17,8%, con una perdita di oltre 15.100 unità). In particolare a dicembre si è registrato il quinto calo mensile consecutivo, pari al -13,7%, con 15.300 immatricolazioni rispetto alle 17.722 dell’ultimo mese del 2023.
Peggio andrà però il 2025. Per l’anno in corso l’associazione stima infatti una contrazione del 4%, con 190.000 immatricolazioni, dato che comunque rimarrebbe superiore alla media degli ultimi anni (pari a 180.000 unità).
Andando ad analizzare più nel dettaglio la struttura del mercato per il 2024, Unrae ha riscontrato un peggioramento per i veicoli elettrici puri (con una quota per tutto l’anno pari all’1,9%, contro il 3,1% del 2023).
Rispetto ai canali di vendita, i privati chiudono l’anno a quota 15,1% (cedendo 0,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente), le auto-immatricolazioni si fermano al 7,3% (cedendo 0,3 punti percentuali), mentre il noleggio a lungo termine perde 0,2 punti, scendendo al 31,2% del totale. Il noleggio a breve si conferma al 5,9%, mentre enti e società mantengono la prima posizione con il 40,4%, guadagnando 0,7 punti di share.
Relativamente alle motorizzazioni, il diesel – unica in crescita – guadagna 3,3 punti di quota e sale all’83,7% del mercato, mentre la benzina cede mezzo punto, fermandosi al 3,8%. Il Gpl scende al 2,7% (-0,4 punti percentuali), il metano si ferma allo 0,1% del totale, i veicoli plug-in scendono allo 0,2% di share. Come accennato sopra, i veicoli Bev passano dal 3,1% di un anno fa all’1,9%, mentre gli ibridi perdono 0,9 punti e coprono il 7,5% del totale.
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